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Cicloni Fani: Unicef, a rischio 10 milioni di bambini in India

In India, nell’Odisha, 28 milioni di persone, di cui 10 milioni di bambini, vivono sul percorso di impatto del ciclone Fani, considerato il più forte dell’India in più di 20 anni. Più di 120mila bambini sono stati colpiti dal ciclone Kenneth, la tempesta più forte che il Mozambico abbia mai registrato che ha distrutto almeno 400 scuole, colpendo oltre 40mila studenti, e ha aggiunto nuovi danni a a quelli provocati dal ciclone Idai che aveva colpito 1 milione di bambini. Sono i dati diffusi dall’Unicef che definisce l’aumento dei cicloni “un campanello d’allarme urgente per i leader mondiali sui gravi rischi che gli eventi meteorologici estremi rappresentano per la vita dei bambini”. “Stiamo assistendo ad una tendenza preoccupante”, spiega Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, sottolineando che “cicloni, siccità e altri eventi meteorologici estremi stanno aumentando di frequenza e intensità”. “Come abbiamo visto in Mozambico e altrove – aggiunge – i paesi e le comunità più povere sono colpite in modo sproporzionato. Per i bambini già vulnerabili, l’impatto può essere devastante”. “I bambini saranno i più colpiti da questi disastri”, rileva Gautam Narasimhan, senior adviser, per il quale “nel breve termine, i bambini più vulnerabili sono a rischio di annegamenti, malattie mortali come il colera e la malaria, malnutrizione dovuta alla ridotta produzione agricola e traumi psicologici”. “A lungo termine – conclude – i cicli di povertà possono protrarsi per anni e limitare la capacità delle famiglie e delle comunità di adattarsi ai cambiamenti climatici e di ridurre il rischio di disastri”.