“Abbiamo lasciato il nostro villaggio a causa dei bombardamenti, è stato terribile. Abbiamo camminato cinque giorni per arrivare qui”, racconta Abu Enad, un paziente curato da Medici senza frontiere in un campo di Idlib.
“Il governatorato di Idlib – prosegue l’Ong – attualmente ospita centinaia di migliaia di sfollati siriani. Buona parte di loro ha trovato riparo in campi informali, dove vivono in condizioni di sovraffollamento e in mancanza dei servizi essenziali. Le cliniche mobili di Msf visitano alcuni di questi campi settimanalmente per fornire assistenza medica di base, vaccinazioni di routine e interventi per migliorare le condizioni igienico-sanitarie”.
“Le nostre cliniche mobili lavorano in diversi campi sfollati a Idlib, specialmente quelli lontani dai centri abitati. La clinica mobile nei campi è un segno di speranza. Puoi vedere il sorriso sui volti dei bambini quando dicono: ‘Sono arrivati i medici!’”, dichiara Muhammad Qutib, infermiere di Msf.
Al di fuori dei campi, le équipe dell’Ong nell’area hanno avviato quest’anno una campagna di vaccinazione in oltre 50 scuole e tra gennaio e marzo 2019 hanno vaccinato oltre 6.200 bambini contro il tetano e la difterite.