“Le relazioni sono ottime sotto ogni profilo e – come recita la Costituzione – ciascuno nel proprio ordine”. Lo ha assicurato il presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, che in un’intervista con i media vaticani ha parlato anche dei rapporti tra l’Italia e la Chiesa cattolica: “La collaborazione è piena, in ogni ambito e settore in cui le attività, della Santa Sede e quelle dello Stato italiano, si incontrano, in sede interna e in sede internazionale”. Per quanto riguarda il contributo della Chiesa alla vita dell’Italia, ha aggiunto, “occorre, naturalmente, distinguere, come soggetti e come operatività, le due, diverse dimensioni in cui si presenta la Santa Sede e la Chiesa italiana. Sul primo versante, il magistero di Papa Francesco riceve grande attenzione ed esercita influenza significativa sui nostri cittadini, anche per l’affetto che questi nutrono nei suoi confronti. Francesco è subito diventato un punto di riferimento per gli italiani. Per parte sua la Chiesa italiana fornisce un contributo, di grandi dimensioni, alla società del nostro Paese, non soltanto sul piano spirituale, concorrendo al raggiungimento degli obiettivi, indicati dalla nostra Carta costituzionale”. “La presenza della Chiesa italiana nella dimensione culturale, educativa e sociale è motivo di riconoscenza – ha ribadito il Capo dello Stato -. Le innumerevoli iniziative di diocesi, parrocchie, realtà associative, in favore dei più deboli, degli emarginati, di chi chiede ascolto e accoglienza sono concrete ed evidenti; e costituiscono un richiamo costante all’esigenza di aiuto reciproco nella vita quotidiana, per rafforzare la coesione della nostra comunità”.
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