Guadalupe Ortiz de Landázuri “mise le sue numerose qualità umane e spirituali al servizio degli altri, prestando aiuto in modo speciale ad altre donne e alle loro famiglie bisognose di educazione e di sviluppo”.
Lo scrive Papa Francesco in una lettera indirizzata al prelato dell’Opus Dei, mons. Fernando Ocáriz, in occasione della beatificazione di Guadalupe Ortiz de Landázuri, che si è celebrata oggi a Madrid. Il pontefice ha voluto unirsi nel “rallegrarsi e render grazie a Dio” per la beatificazione e ha sottolineato che la nuova beata “tutto questo lo ha compiuto senza nessun atteggiamento proselitista, ma solo con la sua preghiera e la sua testimonianza”, “con la gioia che sgorgava dalla sua consapevolezza di essere figlia di Dio”. La nuova beata – sottolinea il Papa – è una testimone “di santità, vissuta nelle circostanze comuni della sua vita cristiana”. Quindi, Francesco ha indicato il suo esempio “come impulso ad aspirare sempre a questa santità della normalità, che arde nel nostro cuore con il fuoco dell’amore di Cristo e di cui il mondo e la Chiesa oggi hanno tanto bisogno”. Santità che comporta l’“aprire il cuore a Dio”, “uscire da se stessi e farsi incontro agli altri dove Gesù ci aspetta, per offrir loro una parola di incoraggiamento, una mano su cui contare, uno sguardo di tenerezza e di consolazione”.