SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Un grande momento di cittadinanza attiva si è svolto sabato 18 maggio presso la scuola Primaria Armando Marchegiani dove si è tenuto “Oltre i 100 passi” incontro formativo in ricordo di Peppino Impastato . A salire in cattedra il prof. Fabio Giallombardo autore del libro Cosa vostra, ed. Autodafè – docente di lettere al Liceo Classico “G. Leopardi” di San Benedetto del Tronto e Pino Manzella, scrittore e artista, amico di Peppino Impastato. Presente l’Amministrazione comunale con il sindaco Pasqualino Piunti, l’assessore alle politiche sociali Emanuela Carboni e la consigliera Brunilde Crescenzi; il dott. Giuseppe Merlini , responsabile dell’archivio storico; Maria Pia Silla presidente della Fondazione “Libero Bizzarri” e don Guido Coccia parroco della Abazia San Benedetto Martire.
L’incontro di sabato, fortemente voluto dal Dirigente Scolastico Laura D’Ignazi è la conclusione di un percorso iniziato già dai primi giorni di scuola. Nel corso dell’anno scolastico 2018\2019 infatti, in occasione del 40^ anniversario della morte di Giuseppe Impastato e nell’ambito del progetto di Istituto “Alla ricerca della bellezza nascosta” è stato programmato un percorso di approfondimento sull’argomento “Bellezza e legalità”. Gli alunni della scuola Marchegiani hanno letto libri, visto film, ascoltato canzoni, svolto ricerche, riflettuto e discusso, mossi dalla volontà di comprendere meglio il fenomeno mafia ed in particolare la figura di Peppino Impastato. Proprio per ricordare i 40 anni dalla scomparsa di Peppino, è stato riallestito il “Corridoio Impastato” interno all’edificio scolastico.
Il corridoio che già ospitava 24 poster sulla vita del giornalista donati dal centro siciliano di documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo, è stato impreziosito da un murales sul quale, dallo sfondo rappresentato da uno scorcio della città di San Benedetto del Tronto, emerge un simbolo speciale : un albero della legalità, pronto a germogliare idee che si trasformeranno in progetti di partecipazione, solidarietà,rispetto del più debole e delle regole, mirati soprattutto ai più giovani perché la legalità inizi veramente tra i banchi di scuola.
L’intervento del prof. Giallombardo e la preziosa testimonianza di Pino Manzella che già avevano incontrato i ragazzi del plesso Piacentini il 15 Maggio scorso, hanno catturato l’attenzione di alunni e genitori per tutta la durata dell’incontro a cui è seguito un dibattito nutrito e partecipato.
Nel corso della mattinata, gli alunni con la guida preziosa dei docenti si sono esibiti in diverse performance dedicate alla figura di Peppino che hanno emozionato e commosso i presenti.
Come Peppino siamo convinti che anche e soprattutto a scuola “Bisognerebbe educare la gente alla bellezza: perché in uomini e donne non si insinui più l’abitudine e la rassegnazione ma rimangano sempre vivi la curiosità e lo stupore”.