Nel campo di Al Hol, in Siria nord-orientale, i bambini stanno morendo a causa di malattie prevenibili e le donne partoriscono in condizioni non sicure. Lo rivela Medici senza frontiere (Msf) informando che 73 mila persone, per il 94% donne e bambini, sfollate dal governatorato di Deir Ez Zor dopo le ultime battaglie tra il gruppo dello Stato islamico e le Forze democratiche siriane, vivono in condizioni di sovraffollamento con scarso accesso al cibo e all’acqua. Tra loro 11 mila persone, di cui 7 mila bambini, di nazionalità non siriana, che non hanno libero accesso alle aree del campo in cui sono disponibili servizi medici di base. In pochi mesi, la situazione è diventata una vera e propria crisi umanitaria, a cui le équipe di Msf nel campo cercano di dare risposta. “Sono arrivati stipati nel retro dei furgoni. Quasi tutti erano ricoperti di fango, molti erano feriti o malati. Le persone erano affamate e i bambini malnutriti” dichiara Will Turner, responsabile di Msf per l’emergenza in Siria. L’organizzazione chiede che l’assistenza umanitaria nel campo di Al Hol sia adeguatamente rafforzata.