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San Benedetto, Rappresentante d’Istituto Xhan: “L’Ipsia garantisce un’ottima formazione, ma è preda dei pregiudizi”

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Viaggia verso le tappe conclusive il nostro cammino d’ascolto degli studenti.

Leggi le interviste a:
– Liceo Classico, Rappresentante Sciamanna: “San Benedetto ha un grosso bisogno di un luogo di associazione giovanile”
– San Benedetto, rappresentante Alberghiero, Tavoletti: “Il problema più significativo del nostro istituto è la dispersione scolastica”
– Cocciò dell’Iss Capriotti: “San Benedetto non è una città per giovani”

Oggi abbiamo intervistato Kleo Xhani: rappresentante d’istituto dell’Ipsia “Antonio Guastaferro”: una delle scuole più grandi del territorio.

L’anno scolastico è ormai in dirittura d’arrivo, che bilancio possiamo trarne dall’Ipsia?
«La ringrazio per l’interesse e l’attenzione che mostra verso la realtà scolastica sambenedettese. Noto con piacere che si è rivolto a due scuole professionali e ai rispettivi rappresentanti d’Istituto. Da cinque anni frequento l’Ipsia e in particolare, l’indirizzo di Acconciatura fino al terzo anno. Dopo aver terminato e ottenuto una qualifica per esercitare la professione, sto proseguendo il mio percorso di studio che terminerà con il conseguimento del diploma di operatore nel settore delle produzioni industriali. Quest’ anno mi sono candidato e sono stato eletto come rappresentante d’istituto, la motivazione che mi ha spinto a fare ciò è stata la voglia di migliorare l’ambiente scolastico che viviamo ogni singolo giorno. Durante questi anni mi sono reso conto che con il passare del tempo la dirigenza, il corpo docente e il personale ATA si sono impegnati molto per rendere migliore il percorso formativo degli studenti attraverso incontri periodici ed iniziative culturali. Abbiamo ospitato a scuola Claver Gold, lo scrittore giornalista Angelo Ferracuti, il nutrizionista Mario Mauro Mariani, questi ospiti hanno dato il loro contributo rispondendo alle nostre curiosità e veicolando un messaggio positivo. Inoltre abbiamo usufruito di un servizio di supporto allo studio in orario pomeridiano in Biblioteca, la rimessa in ordine ed ammodernamento dei campetti sportivi all’interno della scuola, e abbiamo programmato l’avvio del corso serale nel prossimo anno scolastico».

Quali sono i problemi più significativi che si registrano nella vostra scuola? Come migliorarli?
«Attualmente uno dei problemi maggiori secondo me, è l’abbandono del percorso di studio da parte dei ragazzi e lo scarso impegno con cui alcuni frequentano la scuola. La dirigente con impegno ha cercato di rendere la scuola un luogo più accogliente ascoltando sempre le problematiche degli studenti e cercando di rispondere adeguatamente in tempi brevi. La nostra scuola purtroppo, a causa dei pregiudizi non viene valutata come luogo di formazione mentre in realtà il nostro istituto è uno di quelli più attrezzati e meglio organizzati soprattutto nelle prospettive tecniche in ambito regionale».

Il tema del trasporto pubblico è sempre particolarmente sentito. Numerose iniziative studentesche ne hanno sottolineato le carenze. Com’è la situazione? Ci sono miglioramenti?
«Il trasporto pubblico per noi studenti è un tasto dolente, le problematiche restano, ma c’è da dire anche che situazioni come puntualità e sicurezza sono migliorate. Prima si andava incontro a ritardi dei mezzi che duravano anche 30 minuti, ora invece gli autobus sono quasi sempre puntuali. Un altro aspetto positivo è quello della presenza di personale nei mezzi che garantisca l’avvenuto pagamento del biglietto intendendo usare i mezzi pubblici senza pagare la tariffa dovuta. Prima si assistevano a scene e situazioni sgradevoli. Resta il problema però del passaggio di pochi pullman per le scuole, la mattina ci si ritrova a stare tutti stipati, in piedi e in difficoltà per il notevole affollamento».

Come vivete voi studenti l’ora di religione?
«Io personalmente non frequento l’ora di religione ma faccio attività alternative. A detta dei miei compagni di classe, loro vivono bene quest’ora. Durante queste lezioni si parla di argomenti di attualità, ci si confronta, si condividono le rispettive opinioni e si discute. Diciamo che questa ora viene utilizzata come una “pausa” dalle ore di lezione più impegnative in termini di concentrazione».

Allargando lo sguardo fuori dalle mura scolastiche, secondo te quali sono le principali problematicità di San Benedetto e come andrebbero affrontate?
«Sicuramente occorre che la classe politica presti maggiore attenzione alle realtà presenti coinvolte ed operanti nel territorio, cerchi il confronto, il dialogo costante e la verifica periodica dell’efficacia dell’azione politica e della sua incidenza o meno sul territorio. E’ necessario e che i ragazzi della mia età, si coinvolgano e abbiano il coraggio di investire nelle loro idee contribuendo a sviluppare la piccola impresa».

La Maturità è ormai imminente, come rappresentante d’istituto che augurio puoi fare ai maturandi dell’Ipsia e, più generalmente, a tutti gli studenti del Quinto?
«Poiché io frequento il quinto anno, la maturità è un tema che mi riguarda. A causa delle modifiche recenti ci sentiamo come delle “cavie”. I professori ci hanno preparato per quello che hanno potuto a questa nuova tipologia d’esame. Auguro a tutti i miei compagni di percorso di riuscire al meglio in questo esame ricordando è la prima vera prova della nostra vita».

Marco Braccetti:

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  • Penso che l'IPSIA sia una scuola validissima con professori eccellenti e personale gentile, disponibile e civile; i professori fanno da sociologi, psicologi e confidenti. Ci sono professori come la Dottoressa Elisabetta Rosa, Dante Albanesi,
    Marisa Marchetti, Stefano Menchi che fanno della loro professione una passione coinvolgendo gli alunni interessati a crescere con in elevata preparazione