FORCE – Un viaggio a tappe, per portare il Rosario tra le mura domestiche. E’ quello che – in occasione del mese di maggio, periodo tradizionalmente legato al culto di Maria – hanno fatto a Force le “Suore Missionarie della Fanciullezza“. «Ogni sera, in compagnia del parroco Don Luca, abbiamo visitato una diversa famiglia – ci racconta Suor Cristina: una delle tre religiose che animano la locale comunità monastica -. Abbiamo iniziato questa formula lo scorso anno e, devo dire, che c’è stato molto, molto interesse. E’ stato molto bello. Le persone hanno risposto con un coinvolgimento sempre più crescente. Abbiamo visitato soprattutto le case con anziani che avevano difficoltà ad uscire, o le famiglie che frequentano meno la chiesa». Questa particolare attività delle forcesi è solo una minima parte della loro “missione” che può sintetizzarsi in tre concetti: preghiera, catechesi, accoglienza.
Con Suor Cristina, ci sono Suor Olga e Suor Rita. Sono ospiti in quella che fu la casa paterna della fondatrice del loro Ordine: Madre Flora Pallotta. Una bella villetta che, oggi, è un luogo per rinvigorire lo spirito e il corpo. Ritiri di preparazione alla Cresima, scout, gruppi dell’Azione Cattolica, ma anche della Polizia di Stato: le porte della Casa di Force sono aperte all’accoglienza, con 20 posti-letto disponibili.
Il prossimo 8 giugno arriveranno dei pellegrini da Bologna (città che ospita una delle Case dell’ordine) per visitare la tomba di Madre Flora. Nello stesso giorno è anche prevista la visita della Madre Generale da Pesaro, in occasione dell’apposizione di una targa-ricordo dedicata alla fondatrice nel Giardino dei Giusti, sotto il Villino Verrucci. A tal proposito: questi sono giorni di letizia per le suore di Force: «Si è aperto il processo di canonizzazione della nostra fondatrice – ci annuncia Suor Cristina -. Il vescovo di Pesaro, monsignor Coccia, ha visto l’intero archivio della Madre e si è in attesa del Postulatore da Roma, che visiterà anche la nostra casa».
Inoltre, mentre in vista dell’estate, Suor Cristina e le consorelle si preparano ad accogliere altre suore che arriveranno bel Borgo Piceno per ritemprarsi. Tutto in attesa della Festa del Santissimo Crocifisso (agosto) molto sentita a Force.
Il loro vivere quotidiano è stato comunque messo alla prova dal terremoto. Ad oggi, com’è la situazione?
«Va abbastanza bene, grazie al parroco, una persona straordinaria, ed al sindaco Curti che si sta dando molto da fare. I residenti, però, sono molto di meno rispetto a prima del terremoto, ma comunque abbiamo un bel rapporto con tanti di loro. Anche se è difficile mantenere un senso di comunità, ma noi religiose non ci scoraggiamo, anzi, nelle difficoltà ci rafforziamo». Dalla scorsa Pasqua, le “Suore Missionarie della Fanciullezza” di Force hanno una nuova religiosa. Così, complessivamente, sono tre.
Ma le “Suore Missionarie della Fanciullezza” hanno nel loro carisma soprattutto il sostegno ai bambini, nella catechesi e non solo. Un rapporto che si è fatto ancora più forte all’indomani del sisma: «Durante il periodo del post-terremoto sono venute sempre qui tutte le classi scolastiche, perché non sapevano dove andare – ci racconta Suor Cristina -. In quel periodo la casa è stata davvero aperta a tutti. Grazie a Dio abbiamo riportato solo piccole lesioni che ci hanno consentito di non chiudere alcuno dei nostri spazi. Abbiamo avuto ospiti anche due famiglie rimaste senza casa. Siamo state felici di aver potuto dare il nostro contributo e il nostro piccolo aiuto».
Suor Cristina, infine, dedica parole d’affetto per il nostro vescovo: monsignor Carlo Bresciani: «Abbiamo davvero un bellissimo rapporto, ci vuole molto bene e lo accogliamo sempre con tanta gioia. Lo aspettiamo il prossimo 30 giugno in occasione delle Cresime».