“Una notizia che era nell’aria e di cui oggi finalmente abbiamo la certezza”. Lo ha detto al Sir l’astronauta Umberto Guidoni, primo europeo a visitare, nel 2001, la Stazione spaziale internazionale, commentando la notizia secondo cui la Nasa “aprirà la Stazione spaziale ai turisti e alle imprese a partire dal 2020” resa pubblica da Jeff DeWitt, direttore finanziario dell’agenzia americana. “La Nasa – ha rimarcato Robyn Gatens, manager della stessa – consentirà fino a due brevi missioni di astronauti privati all’anno”. Per Guidoni, la decisione “è figlia del desiderio dell’agenzia di riaprire la sua corsa verso la Luna”. Una corsa, ha precisato, che “prevede un gravoso investimento di denaro, e quindi i fondi privati hanno un loro peso specifico nell’economia della missione. Già da anni – ha spiegato – i rifornimenti della Stazione spaziale vengono effettuati da privati e non è nuova la notizia di astronauti che viaggiano in capsule private. Non molto tempo fa, l’Agenzia spaziale russa consentì a sette privati di diventare dei ‘turisti astronauti’ pagando una somma equivalente a 20 milioni di dollari”. In questo senso, ha concluso Guidoni, “la Nasa si è allineata a un modello già esistente, anche in virtù delle prossime missioni che in cinque anni riporteranno l’uomo sulla Luna e, si spera entro i prossimi venti, su Marte”.