X

Dopo la Prima Comunione a Martinsicuro, il tour in Papamobile con Papa Francesco: che emozione per Giulia e Matteo!

ROMA – In giro sulla Papamobile, fianco a fianco con Francesco. Un’emozione indescrivibile quella che, mercoledì mattina, hanno provato Giulia Daca e Matteo Luzii: giovanissimi parrocchiani del Sacro Cuore, di Martinsicuro. Loro, insieme ad altri 30 neo-Comunicati, erano all’udienza generale del Santo Padre. Un appuntamento già di per sé speciale, arricchito da un ulteriore elemento di particolarità. Lo staff Pontificio, infatti, aveva fatto sapere agli organizzatori della parrocchia truentina la volontà del Papa di ospitare due bimbi per un “tour” sulla celebre vettura bianca.

Due su oltre trenta. Domanda: come fare per non scontentare nessuno e, al contempo, offrire a qualcuno quest’opportunità irripetibile? Alla fine si è proceduto con un sorteggio e dall’urna sono usciti i nomi di Matteo e Giulia. Così sono saliti sulla vettura, partita con Francesco per percorrere la piazza-simbolo della cristianità.

«Il giro in Papamobile è stato il culmine di una giornata davvero esaltante. Anche la Catechesi del Papa è stata interessante» ha detto il parroco, Don Patrizio Spina, che guidava la delegazione parrocchiale composta anche da alcuni genitori e catechisti. «Il tema – prosegue il sacerdote – era la Chiesa come varietà nell’unità ed ha coinvolto molto anche i bambini: sempre attenti nonostante il gran caldo che c’era in piazza San Pietro. Hanno ascoltato senza lamentarsi».

«Ho provato tanta felicità e tanta gioia, il papa mi ha salutato con calore e mi ha fatto una carezza» ci dice Matteo, presente a San Pietro con i genitori Luca Luzii e Monica D’Angelo. Mamma e papà erano ancora più emozionati di lui: «Pensare che nostro figlio è stato così vicino al rappresentante di Gesù in terra è una cosa davvero emozionante. Una giornata da ricordare» afferma papà Luca. «Ci aspettavamo delle belle emozioni dall’udienza con il Papa, ma non così grandi – rimarca mamma Monica -. Il bambino ha fatto un’esperienza unica. Ancora deve metabolizzarla bene e sicuramente la apprezzerà ancora di più con il passare del tempo».

 

Marco Braccetti: