“Sono felice di vivere in Italia. Mi sento a casa e ho trovato una fantastica accoglienza”: a parlare è il giovane egiziano Omar Aldardiri, richiedente asilo e che lavora a Latina come falegname. Domenica scorsa ha salvato dall’annegamento due bambini sul litorale pontino e ha raccontato al Sir la propria esperienza. “È un ragazzo sempre corretto, molto tranquillo e disponibile – dice di lui Pina Vallerotonda della cooperativa Astrolabio, di cui Omar è ospite in un centro Cas gestito dalla Prefettura –. L’attenzione che riceve in questi giorni per il suo gesto è una cosa bella: permette a lui, ma anche a chi lo vede dal di fuori, di comprendere le sue potenzialità. Nel salvataggio ha anche perso il cellulare: abbiamo pensato di fargli una sorpresa e regalargliene uno nuovo”. La cooperativa Astrolabio accoglie attualmente 343 persone in 25 strutture in provincia di Latina. “Abbiamo due centri collettivi con 50 ospiti e poi unità abitative in accoglienza diffusa, anche per famiglie o donne con bambini – spiega ancora al Sir Pina Vallerotonda – Abbiamo partecipato all’ultima gara in Prefettura per l’accoglienza dei migranti, ma temiamo i tagli del decreto sicurezza: per chi lavora bene è una violenza dover rinunciare a un’offerta di qualità, che fa regredire i servizi a queste persone”. I migranti hanno provenienze e storie differenti. Omar vorrebbe rimanere in Italia: “Mio padre è morto. Ho otto fratelli, di cui due vivono in Arabia Saudita. Mia madre è ancora in Egitto e io non posso tornare lì. Sogno di portare lei in Italia con me” conclude.

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