MONTEMONACO – Domenica 7 luglio a Vallegrascia, frazione terremotata di Montemonaco, si svolgerà la tradizionale festa in onore di Santa Maria delle Grazie. Si tratta di appuntamento fisso per tutta la comunità cristiana di Montemonaco che neppure il terremoto è riuscito mai a far annullare.
La chiesa della Madonna delle Grazie è un modesto edificio di culto che si trova appunto a Vallegrascia in Piazzetta della Madonna, la prima delle tre che si incontra nel piccolo centro abitato. L’edificio, recentemente restaurato, risale al XV secolo, è a navata unica ed è coperto da un tetto a capanna, sormontato da un campanile a vela. Sulla parete di fondo si conserva il simulacro della Madonna delle Grazie, titolo col quale la Madonna viene onorata in quanto Madre della Grazia per eccellenza, cioè suo figlio Gesù Cristo e latrice di ogni cosa che si chiede con fede. Questa fiducia filiale che ogni cristiano ha verso la Madre Celeste ha raggiunto il suo vertice letterario nelle celebri parole che Dante Alighieri fa dire a San Bernardo nel XXXIII Canto del Paradiso:
«Donna, se’ tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz’ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre».
In molti luoghi d’Italia, proprio come a Vallegrascia, la Madonna delle Grazie è festeggiata in prossimità del 2 luglio, giorno nel quale il calendario liturgico preconciliare ricordava la visita di Maria (incinta di Gesù) a Santa Elisabetta (incinta di Giovanni Battista): è infatti evidente come questa sia uno dei primi episodi del Vangelo nel quale Maria è portatrice della Grazia Divina, ovvero di Gesù, come abbiamo detto poc’anzi.
Ci fa conoscere meglio il senso di questa festa il parroco di Montemonaco, Don Dino Straccia: «La festa di Santa Maria delle Grazie in Vallegrascia è molto antica e la sua origine si perde nella notte dei tempi. Vallegrascia nel passato, per gli standard del tempo, era una zona molto ricca, come indica lo stesso nome. La frazione oggi è completamente abbandonata: pare che vi sia solo una famiglia che è rimasta dopo il terremoto del 2016, ma anche prima aveva subito un forte calo demografico. La festa avrà inizio nella serata di sabato 6 luglio con una processione con i flambeaux che partirà dalla chiesa di San Lorenzo, resa purtroppo inagibile a causa del terremoto, fino a giungere nella chiesa di Santa Maria in Vallegrascia. Domenica 7 luglio alle ore 11.00 la Santa Messa sarà celebrata da padre Maurizio Fioravanti, missionario del Pontificio Istituto Missioni Estere (PIME) nella Guinea-Bissau e originario di queste zone e più precisamente di Rivo Rosso, un’altra frazione di Montemonaco vicina a Vallegrascia. Per tale motivo a Montemonaco capoluogo non verrà celebrata la Messa domenicale in modo che, chi lo desidera, potrà partecipare a quella di Vallegrascia. Anche quest’anno, nonostante, nonostante i disagi conseguenti agli eventi sismici del 2016, si rinnova la tradizionale processione con le canestrelle, delle donne vestite in abito tradizionale che portavano dei grandi cesti da lavoro con dei prodotti alimentari oppure col bucato. Saranno inoltre presenti i “quadri viventi” che rappresentano i momenti salienti della vita di Maria con suo figlio Gesù».
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