“Almeno sette bambini sono stati uccisi in un attacco al villaggio di Mhambel, nel nord-ovest della Siria. È stato riferito che la maggior parte di coloro che hanno perso la vita erano sfollati all’interno del Paese, già costretti in passato ad abbandonare le loro comunità a causa di precedenti ondate di combattimenti”. Lo ha dichiarato Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef, in una nota nella quale sottolinea che “quest’ultimo oltraggio si aggiunge alle crescenti perdite di bambini causate dall’intensificarsi della violenza nelle ultime settimane, anche ad Al Wadihi, ad Idlib sud, ad Aleppo nord e ad Hama nord. Dall’inizio dell’anno sono stati uccisi almeno 140 bambini nel nord-ovest della Siria”.
“Il chiaro disprezzo per la sicurezza e il benessere dei bambini, evidente in questi attacchi, è spaventoso”, denuncia Fore, rivelando che “il mio cuore si spezza per le giovani vite perse e per tutti i bambini della zona che rimangono in pericolo”.
“Esorto con forza e inequivocabilmente le parti in conflitto e coloro che hanno influenza su di loro – l’appello del direttore generale dell’Unicef – a garantire che i bambini nel nord-ovest e in tutto il Paese siano protetti dalle continue violenze”.

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