In Nepal, India e Bangladesh piogge abbondanti, inondazioni e frane hanno ucciso almeno 93 bambini e messo a rischio le vite di milioni di persone. L’Unicef stima che siano state colpite più di 12 milioni di persone, compresi circa 5 milioni di bambini. “Milioni di bambini hanno visto le loro vite sconvolte dalle piogge torrenziali, dalle inondazioni e dalle frane – ha dichiarato Jean Gough, direttore regionale dell’Unicef per l’Asia meridionale -. Man mano che le piogge continuano, queste cifre possono solo aumentare”. L’Unicef sta lavorando con le autorità locali e i partner per garantire che ai bambini venga fornito il sostegno necessario. Molte aree rimangono inaccessibili a causa dei danni alle strade, ai ponti e alle ferrovie. I bambini sono hanno bisogno di acqua pulita, aiuti riguardanti l’igiene per prevenire la diffusione di malattie, aiuti alimentari e luoghi sicuri per giocare nei centri di sfollamento. In India, più di 10 milioni di persone sono state colpite nell’Assam, nel Bihar, in alcune parti dell’Uttar Pradesh e in altri Stati nordorientali, tra cui più di 4,3 milioni di bambini. Solo nell’Assam, quasi 2.000 scuole sono state danneggiate dalle inondazioni. In Nepal si stima che 68.666 persone sono temporaneamente sfollate, tra cui 28.702 bambini. In totale sono morte 88 persone, di cui 47 bambini (15 ragazze e 32 ragazzi). 31 persone sono scomparse mentre 41 sono state ferite, secondo gli ultimi rapporti del governo del Nepal. Quasi 12.000 famiglie sono state temporaneamente sfollate nel Nepal centrale e orientale. Tuttavia, molte famiglie colpite hanno iniziato a tornare a casa da quando le piogge sono diminuite e il livello dell’acqua si è abbassato. In Bangladesh, le piogge monsoniche continuano a colpire la maggior parte del Paese, in particolare le regioni centro-settentrionali e sud-orientali. Più di due milioni di persone sono state colpite dalle inondazioni, tra cui circa 700.510 bambini. Si stima che 367.341 case sono state danneggiate o distrutte e 1.866 scuole primarie e delle comunità sono state danneggiate dalle acque alluvionali. Cox’s Bazar, nel sud-est del Paese, che ospita più di un milione di rifugiati Rohingya, è stato colpito da piogge intense questo mese. “In tutta la regione, stiamo assistendo all’impatto devastante di eventi meteorologici estremi sui bambini e sulle famiglie – ha dichiarato Gough -. Con gli eventi meteorologici che diventano sempre più estremi, imprevedibili e irregolari, sono i bambini a pagare il prezzo più alto”.