ROTELLA – Sabato 20 luglio presso il Museo di Arte Sacra di Rotella avverrà la presentazione del catalogo della mostra Annunciazioni crivellesche tra Marche e Abruzzo: il ritorno delle sculture di Rotella nelle terre ferite dal sisma, pubblicato dalla casa editrice fiorentina Nardini. La manifestazione avrà inizio alle 17.30 con il saluto delle autorità e l’intervento di Peter Aufreiter, direttore della Galleria Nazionale delle Marche – Urbino e la presentazione del volume da parte di Alessandro Marchi del Polo Museale dell’Emilia-Romagna. Alle 18.00 ci sarà la visita guidata alla mostra e alle 18.30 sarà offerto un aperitivo.
Ci fa conoscere meglio l’importanza di questo evento la Direttrice dei Musei Sistini, Paola Di Girolami: «Il catalogo che verrà presentato sabato prossimo è stato curato dallo studioso Massimo Papetti, da Alessandro Marchi (profondo conoscitore del territorio e delle opere in mostra, visto che fino a pochi anni fa era funzionario della Sovrintendenza di Urbino per il Piceno) e da me. Vorrei particolarmente ringraziare Peter Aufreiter per la sua prestigiosa presenza: il fatto che il Direttore della Galleria Nazionale delle Marche venga a Rotella ci onora e non poco. Aufreiter è già venuto nel nostro museo di Rotella che ha avuto modo di apprezzare. Proprio grazie al suo interessamento c’è stato il prestito dell’opera più significativa della mostra: il gruppo scultoreo originario della chiesa di Rotella che proprio 100 anni fa fu venduto dal parroco all’allora Sovrintendente delle Marche Luigi Serra e che oggi possiamo vedere esposta nella nostra mostra. Oltre a quest’opera ce ne sono altre che con essa sono in relazione. Parliamo ad esempio della Annunciazione in pietra della Maiella che stava a Tocco da Casauria (PE) e che poi fu acquistata dal museo fiorentino del Bargello. Si tratta di un’opera straordinaria, un gioiello in pietra e attribuita per molto tempo a Nicola da Guardiagrele che era soprattutto un orafo più che uno scultore. Altra opera con cui l’opera di Rotella è stata messa in relazione è l’Annunciazione proveniente dalla Galleria Nazionale di Perugia: è la prima volta che queste due opere possono essere ammirate da vicino, nonostante alcuni studiosi già da un bel po’ di tempo abbiano notato delle affinità fra questi capolavori. L’Annunciazione del Bargello occupava la lunetta del portale della chiesa di Tocco da Casauria e quando è stata acquisita dal Bargello si è sempre trovata nella Stanza di Donatello a tre metri di altezza per rievocare la sua originale posizione e dunque solo ora che è esposta a Rotella se ne possono godere i particolari. In questi giorni arriverà anche l’ultima opera da esporre: una croce astile con raffigurata l’Annunciazione proveniente da Monteleone. C’è poi un arazzo della manifattura di Bruxelles, appartenente alla Pinacoteca di Fermo, che raffigura ancora un’Annunciazione in stile prettamente fiammingo. Una precisazione sul titolo della mostra. Se noi parliamo di Crivelli pensiamo alle pitture, ma quello che questa mostra vuole mettere in evidenza è che c’è un’ampia relazione fra quello che era l’ambito pittorico e l’ambito scultoreo e che dunque nella bottega del Crivelli lavoravano tanto i pittori quanto gli scultori, tanto è vero che nelle opere scultoree in mostra si rintracciano molto bene i cosiddetti particolari crivelleschi, come le acconciature e le posture».
Si ricorda che la mostra si protrarrà fino al 29 settembre e i visitatori potranno ammirare le splendide opere d’arte tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 19.00 (per ogni informazione si può scrivere all’indirizzo email info@museisistini.it o telefonare al 3473804444).