Di Giuseppe Mariucci
MONTELPARO – Una serata a dir poco esaltante è stata quella trascorsa il 19 luglio con i ragazzi del Centro Diurno “Il Gabbiano Blu” di Comunanza.
Essi, inseriti nella prima serata del programma estivo di teatro che si svolge in un palcoscenico all’aperto a Montelparo, hanno portato in scena “Fabrizio secondo noi…”! Questa è una scrittura di scena, ideata da Giulia Grilli, circa la vita del grande cantautore Fabrizio de André.
Tantissimi passaggi di scena erano costantemente sottolineati dalle sue stupende musiche da canzoni da lui stesso, in sottofondo, cantate!
Bravi questi straordinari ragazzi che, sofferenti di un disturbo psichico con ridotte capacità socio-relazionali e compromissione delle capacità occupazionali e/o lavorative, quotidianamente sono ospiti del centro diurno per attuare un progetto terapeutico psico-socio-riabilitativo articolato prevalentemente in attività espressivo-creative di gruppo.
Per loro, tra le altre attività, si è pensato di organizzare anche un impegno teatrale! E chi del teatro si occupa sa bene i benefici che esso procura!
Di questo si è detta convinta anche Giulia Grilli, Psicologa, mediatrice familiare e operatrice clinica di training autogeno!
Nel tempo libero si occupa con passione di volontariato, teatro e scrittura creativa. “L’attività teatrale – lei afferma – per i disabili rappresenta una risorsa e uno stimolo molto importanti soprattutto nel settore dell’educazione, della prevenzione e della riabilitazione.”
E’, infatti, importante per chiunque fare teatro.
Immergendosi nella finzione si ha la possibilità di esprimersi, di parlare di se stessi, di riscoprire la propria identità e di riappropriarsi del proprio ruolo nella comunità. Il teatro è il luogo per eccellenza, dove la finzione si realizza: “Qui e subito”. Quale occasione migliore per continuare a esprimere se stessi?
E poi il teatro significa socialità; lavoro di gruppo e di relazione fra gli individui; comunicare attraverso linguaggi differenti: Corpo, Voce, Parola! E significa anche comunicare le proprie emozioni e soprattutto sviluppare la propria fantasia e creatività.
Il teatro è lo studio fondamentale delle emozioni. Si, perché il Teatro è fatto soprattutto di emozioni. Quelle che l’attore esprime sul palcoscenico e quelle che suscita nello spettatore: come un vero e proprio scambio di energia tra il pubblico e chi sta sulla scena. E’ invenzione di situazioni, battute, dialoghi, personaggi; creazione e colorazione di maschere; trasformazione degli oggetti anche con la fantasia.
Mettendo insieme tutto questo, non solo Giulia Grilli, in modo totalmente volontario, ha pensato di scrivere per loro testi teatrali, ma si è occupata anche della regia dedicando una parte importante del suo vivere a questi ragazzi meno fortunati!
E se n’è occupata molto bene se, com’è stato dimostrato anche ieri sera, è riuscita a far dare il meglio di se a ognuno dei ragazzi impegnati e a far passare una serata indimenticabile al folto pubblico presente!
Complimenti Giulia Grilli! Complimenti ragazzi!