“È stata un’altra settimana devastante per i bambini che vivono in situazioni di conflitto e instabilità nella regione del Medio Oriente e dell’Africa settentrionale, con uccisioni e altri atti di violenza commessi contro di loro ogni giorno”.
Lo dichiara in una nota Henrietta Fore, direttore generale dell’Unicef. “Da sabato, le violenze hanno fatto pagare un prezzo terribile ai giovani della regione: due scuole e un ospedale sono stati attaccati a Tripoli, in Libia; almeno 4 studenti della scuola superiore sono morti in sparatorie durante delle dimostrazioni nel Nord Kordofan, in Sudan; e 4 bambini sono stati uccisi e altri 14 feriti durante un attacco in un mercato nel governatorato di Sa’ada, in Yemen”.Guardando alla situazione nella Siria nordoccidentale, Fore segnala che “continuano le forti violenze che hanno già causato la morte o il ferimento di 359 bambini dall’inizio dell’anno”. “Anche questa settimana, diversi bambini nello Stato di Palestina sono rimasti feriti in episodi di violenza, portando il numero totale di bambini feriti nello Stato di Palestina fino ad ora nel 2019 ad almeno 477”. Dal direttore generale dell’Unicef un appello: “L’immotivato disinteresse per il benessere dei bambini dimostrato questa settimana non deve continuare. Tutte le parti in conflitto e coloro che esercitano influenza sulle stesse sono responsabili per la sicurezza dei bambini, ovunque nella regione”.
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