Irene Argentiero
Canale d’Agordo è una piccola perla incastonata nelle Dolomiti. Un fazzoletto di terra nella valle del Biois, abbracciato dai monti Civetta, Pelmo, Cimon del Pala, Pale di S. Martino e Marmolada, dove oggi vivono poco meno di 1.200 abitanti. Questo paesino della provincia di Belluno è conosciuto in tutto il mondo per aver dato i natali a Giovanni Paolo I, il “Papa del sorriso”.
Ma proprio in questi giorni, c’è anche un’altra storia, legata a Canale d’Agordo e a Papa Luciani, che è rimbalzata sulle pagine di Facebook. È quella di Sara Saviane e Marco Cecchinato.
Sara e Marco, 26 e 29 anni, vivono a Monastier, in provincia di Treviso. Lo scorso 1 giugno si sono sposati nella chiesa abbaziale di Monastier. Quando hanno iniziato a preparare il matrimonio, hanno pensato ad una lista di nozze particolare. Il loro desiderio era quello di fare una donazione. Non avendo ben chiare le idee a chi destinare i soldi che avrebbero raccolto con i regali di nozze, hanno parlato con la sindaca del loro paese. Questa ha raccontato loro dell’incontro che aveva avuto poco tempo prima con il suo collega, il primo cittadino di Canale d’Agordo, che le aveva raccontato dei danni provocati a fine ottobre dello scorso anno dalla tempesta Vaia. Sara e Marco hanno la montagna nel cuore e così hanno deciso di andare prima di Pasqua a fare un sopralluogo nel paesino della valle del Biois. Sono rimasti impressionati nel vedere interi pendii spogliati del loro verde e nell’osservare le centinaia di alberi schiantati a terra dalla tempesta. E sono stati colpiti anche dall’accoglienza familiare che hanno ricevuto. Da qui l’idea di destinare i loro regali di nozze al Comune di Canale d’Agordo.
Nelle bomboniere – una piccola candela con un ciuffetto di confetti – che hanno distribuito ai 120 invitati, c’era un biglietto con cui i giovani sposi hanno spiegato la loro scelta: “In occasione del nostro matrimonio abbiamo rivolto un pensiero alle nostre amate montagne, danneggiate dal maltempo. Contribuiremo con una donazione al ripristino della Via Crucis Papa Luciani, sentiero di natura e spiritualità, che permetteva il collegamento tra Canale d’Agordo e Falcade”.
“Come diceva Madre Teresa – proseguono Sara e Marco – non possiamo fare grandi cose nella vita, ma possiamo fare piccole cose con grande amore”.
Sara e Marco avrebbero dovuto consegnare in questi giorni la loro donazione nelle mani del sindaco di Canale, ma il maltempo ha fatto rimandare la cerimonia. Hanno deciso comunque di far conoscere il loro gesto “non per metterci in mostra – racconta Sara dalle colonne di un quotidiano locale – ma per dare lo spunto a qualcun altro di intervenire con quello che può”.
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