Da mercoledì sera don Carmelo La Magra, parroco di Lampedusa, insieme al Forum Lampedusa solidale, hanno iniziato un nuovo sit in notturno sul sagrato della parrocchia di San Gerlando, per chiedere di concedere un porto sicuro alla nave di Open Arms, che dal 1° agosto vaga in acque internazionali con a bordo 121 naufraghi. “Le persone sono state salvate dall’Ong spagnola in due distinte operazioni effettuate nel Mediterraneo – ricorda il parroco di Lampedusa – . Tra loro diversi bambini, compresi due gemelli di appena nove mesi, minori non accompagnati, donne e uomini fuggiti dai lager libici, vittime di violenze indicibili. L’intera Europa sembra aver loro voltato le spalle, negando finora un approdo sicuro in violazione delle leggi e delle convenzioni internazionali. È Lampedusa il porto sicuro più vicino”. Don La Magra ricorda che il nome di dell’isola deriva probabilmente dal latino “lampas” ossia fiaccola, “a testimonianza dell’antico uso degli abitanti di segnalare con dei fuochi la giusta rotta ai naviganti. Ed è la Madonna di Porto Salvo la santa protettrice di questo scoglio battuto dai venti ma al tempo stesso storico luogo di salvezza per i naufraghi”.