Perché cerca di dare un’anima alla sua Lega che cattolica non è. Non sono passati che pochi anni (era il 2015) da quando il popolo padano andava sulle rive del Po per raccogliere l’ampolla con le “Acque sacre”.
Lo fa perché l’Italia è impregnata di cultura cattolica, i militanti delle Lega sono comunque legati alle tradizioni e quindi tutti hanno a caro la figura di Maria, anche se forse ne hanno dimenticato il messaggio.
Per usare un paragone forte, potremmo fare un parallelo con le processioni in alcuni comuni del sud, dove le persone fanno i famosi “inchini” con le statue davanti alle case dei Boss, sui quali pende una scomunica da parte della Chiesa Cattolica. Se veramente i mafiosi o i portantini delle statue credessero al Vangelo si convertirebbero immediatamente e lascerebbero il loro stile di vita. Ma così non è.
Salvini in questo modo, probabilmente, cerca di richiamare alla Lega un’area moderata e cattolica, in questo momento senza un vero partito di riferimento. Come sanno bene gli analisti politici, c’è un grande bacino di voti, di moderati, che in questo momento non hanno una casa.
Don Sturzo, di cui sono ricorsi 100 anni dal suo appello ai “Liberi e forti”, si guardò di strumentalizzare la fede con la nascita del partito popolare, infatti lui stesso affermava: «I due termini sono antitetici; il cattolicesimo è religione, è universalità; il partito è politica, è divisione. Fin dall’inizio abbiamo escluso che la nostra insegna politica fosse la religione e abbiamo voluto chiaramente metterci sul terreno specifico di un partito che ha per oggetto diretto la vita pubblica della nazione… Noi non possiamo trasformarci da partito politico in ordinamento di Chiesa, né abbiamo diritto di parlare in nome della Chiesa…»
Perché è sbagliato invocare la Madonna per una parte politica?
Perché Maria è la madre di tutti, anche degli ultimi, dei poveri, delle “Zingaracce”, di quei migranti che Salvini lascia per mare. Anche se molti non la riconoscono come tale e la disprezzano, lei resta sempre Madre. Naturalmente è Madre anche di Salvini e di tutte le persone che si impegnano in politica, però non per questo ognuno la può strumentalizzare.
Pensate se i diversi partiti iniziassero a strumentalizzarLa? Sarebbe segno di divisione. Una bestemmia.
Il Ministro dell’interno invece di occuparsi di problematiche vere, che stanno mettendo in ginocchio l’Italia, come ad esempio la criminalità organizzata e le mafie, continua a spostare l’attenzione su altre questioni, spesso superficiali, solamente per motivi di sondaggio.
Ogni giorno, basta farci caso, pone l’attenzione su qualcosa di nuovo e “leggero”, che finisce con la giornata, così da alimentare la sua Bestia. Leggi l’articolo.
Dobbiamo riconoscerlo, il suo metodo comunicativo al momento funziona, non per nulla è arrivato quasi al 40%.
Probabilmente Salvini diventerà premier, ma verrà il tempo, prima o poi, che anche lui sarà superato.
Riadattando un vecchio proverbio: “Chi di populismo ferisce, di populismo perisce”.
Dobbiamo lavorare affinché ci siano figure, a cui si richiamava don Sturzo nel suo famoso appello ai “Liberi e Forti”, pronte a raccogliere i “cocci” per il bene della nazione.
Dobbiamo sperarlo per il bene dell’Italia e delle future generazioni. Dobbiamo avere la forza di seminare oggi pazientemente per far sì di avere domani una classe dirigente che si possa richiamare a quei probabili Santi Politici: Don Sturzo, De Gasperi, La Pira…
Altrimenti anche noi continueremo a lamentarci e a ritrovarci con dei nuovi Salvini.