SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Come riportato per primo da La Nuova Riviera, nella notte fra il 17 e il 18 agosto mani ignote e balorde hanno imbrattato i murales che dal 2017 abbelliscono le mura di proprietà della chiesa di Sant’Antonio, opera dell’artista William Kaine.
I responsabili del gesto con uno spray di colore rosso hanno prima scritto frasi ingiuriose e offensive sopra la rappresentazione di un angelo e hanno poi modificato in modo volgare la scritta «Il Padre vi ama».
Entrambi i murales si trovano in via Monte San Michele.
È invece stato risparmiato il murales di via Silvio Pellico che rappresenta San Francesco d’Assisi mentre, spalancando le braccia, mostra le sue stimmate. Lo sfregio è solo l’ultimo di una serie di atti che ormai da tempo continuano a ledere il decoro urbano. Se questa volta è stata presa di mira una proprietà ecclesiastica, molto più frequenti sono i danni che vengono perpetrati a carico di abitazioni private o di strutture pubbliche.
Rammarico è stato espresso dall’artista William Kaine, che è a tutt’oggi impegnato nella realizzazione di murales all’interno della struttura francescana che ai nostri microfoni ha dichiarato: «È stato un colpo al cuore! Realizzare opere all’esterno, specialmente a ridosso di marciapiedi o strade, a contatto con i passanti non è mai sicuro, anche mettendo video sorveglianza e identificando i colpevoli, il danno è già fatto e bisogna rifare a volte tutto da capo. Certo, non possiamo sbattere in carcere un ragazzino per questo, ma almeno identificarlo per far pagare i danni ai genitori se è minorenne questo sì».
Parole di dispiacere anche da parte del parroco padre Massimo Massimi per il quale «si tratta di un gesto di ragazzini al quale non bisogna dare troppa eco».
«Ogni tanto – ha proseguito il religioso – sentiamo di questi ragazzetti che sono un po’ arrabbiati e purtroppo sono passati ai fatti». Padre Massimo non ha mancato di guardare ai fatti con ottimismo francescano: «Sarà l’occasione per fare qualcosa di nuovo e di più bello. Per quanto riguarda la frase “Il Padre vi ama” basterà risistemare le lettere e cancellare la scritta rossa. Invece l’angelo è totalmente da rifare». «Mi dispiace – ha concluso – che sia rimasta coinvolta anche la macchina di un signore che abita qui».
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