GROTTAMMARE – Il pianista di fama internazionale Enrico Pace incanta il pubblico con il suo concerto inaugurale del Festiva Liszt al teatro delle Energie. “La musica è ricerca continua nella profondità dell’animo umano e della perfezione”. Nel foyer del teatro brindisi alla diciassettesima edizione con gli eccellenti vini della nostra regione fatti degustare dalla delegazione marchigiana delle Donne del Vino.
Una notte intima, romantica a tratti malinconica spesso esaltante ed appassionata sulle note delle Armonie poetiche e religiose del grande Franz Liszt. Il pianista di fama internazionale Enrico Pace ha eseguito un programma di forte impatto emotivo scegliendo uno dei capolavori del pianista ungherese che viene celebrato a Grottammare dalla Fondazione Gioventù musicale d’Italia, in ricordo del suo soggiorno nell’estate del 1868. Già dai primi brani, il musicista nativo di Rimini, ha mostrato tutto il suo virtuosismo ed estrema bravura nell’esecuzione del repertorio lisztiano. Il suo recital si è concluso con una grande ovazione da parte del pubblico ed un bis accompagnato dalle melodie di un Sonetto del Petrarca Già consacrato nel 1989 con il prestigioso concorso “F. Liszt” di Utrecht, il pianista Pace ha dimostrato di essere ancora una volta tra i maggiori interpreti lisztiani. Dunque più che meritato il premio Liszt alla carriera “Le radici della Musica” scultura bronzea dell’artista Francesco Santori con la seguente motivazione, letta dal direttore artistico del Festival, Francesca Virgili. “A Enrico Pace, virtuoso del pianoforte, compositore e direttore di orchestra, artista di livello internazionale, per le intense emozioni offerte, la profonda conoscenza e la ricerca costante che incarnano appieno lo spirito lisztiano”. Il pianista ha offerto la sua chiave di lettura per meglio comprendere l’Ungherese: “ Nella sua epoca Liszt veniva considerato un fenomeno da baraccone, un divo. Gettava il suo sigaro ed il pubblico si accapigliava per raccoglierlo. Ma lui rifuggiva tutto ciò, l’appagamento mondano lo infastidiva. La sua musica è fortemente spirituale, è ricerca continua nella profondità dell’animo umano e della perfezione”. Molto apprezzato dal folto pubblico presente il punto di degustazione allestito da Le Donne del vino, delegazione Marche presieduta da Daniela Sorana, nel foyer del teatro per brindare alla XVII edizione con le eccellenti etichette dell’intera regione. A dimostrazione che musica e vino rappresenta un connubio sempre più ricercato e vincente.
Il FestivaLiszt prosegue con il concerto del pianista asiatico Sae Yoon Chon, il 22 agosto ore 21,30 nella chiesa di San Giovanni Battista del Paese Alto. In repertorio brani di Beethoven, Debussy, Liszt, Schubert e Rachmaninov.