I terremoti del Centro Italia e la situazione nelle Marche, sono stati il tema di un convegno organizzato nell’area della Compagnia delle Opere.
Emilia Guarnieri, Presidente Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli ha detto: “Ripartire è un tema legato alla vita. Vi ringrazio perché con la vostra testimonianza ci richiamate a questo. La tragedia del terremoto vuol dire fare i conti le cose che sono ancora da fare. Per fortuna che ci sono persone che fanno e grazie a questo si sta costruendo e anche innovando”. Loretta Bravi, Assessore per lavoro, istruzione, università, formazione della Regione Marche ha aggiunto: “Partecipiamo al Meeting perché abbiamo bisogno di un luogo dove parlare, ragionare e confrontarsi anche sul tema del terremoto. sono tre anni dal tragico evento e per rendervi conto delle dimensioni del fenomeno vi dico soltanto che l’area del cratere del sisma ha una dimensione pari al 40% del territorio regionale”.
Duro il monito di Pietro Marcolini, Presidente ISTAO Istituto Adriano Olivetti: “Senza le persone non c’è nessun disegno realistico. L’area del sisma sul costone appenninico da Ascoli a Fermignano ci sono 90 mila addetti alla manifattura. Ci sono molte realtà che hanno risposto ai bandi ben al di sopra delle aspettative e anche quelli che sono in corso di svolgimento fanno sperare in un nuovo sviluppo. Ora c’è il rischio che tale problema venga dimenticato mentre deve essere posto al centro dell’azione di governo. Due proposte uno riguarda la tematica dei ritardi. Le attività di ricostruzione per danno lieve e per danno grave sono ancora poche sia per la carenza di personale e sia per problemi legati alla burocrazia. La seconda proposta è che siamo alla vigilia della ridefinizione dei fondi comunitari. È importante creare un programma apposito per le aree terremotate per favorire l’economia e l’occupazione”. Claudio Pettinari, Rettore Università di Camerino ha detto: “Grazie al Meeting che riaccende i riflettori sul tema del terremoto. La parola terremoto nel Parlamento manca da troppo tempo forse non è più in agenda. Non c’è niente che fa più male riparlare di quell’evento e di quello che abbiamo fatto dopo. Camerino ha il 75% del livello di danno. Dobbiamo cercare di creare quei presupposti che possono evitare lo spopolamento”. Il tema centrale del convegno è stato il Progetto della Cittadella delle Attività Produttive e in proposito Francesco Balloni, Direttore CNA Ascoli Piceno ha detto: “Quello che c’è stato tra noi e la Regione Marche penso che sia stato un positivo esempio di sinergia.
Dopo i terremoti che hanno colpito le nostre zone abbiamo sollecitato grazie al nazionale della Cna di coinvolgere importanti realtà italiane. Dopo la realizzazione della Cittadella delle Attività Produttive la Cna continua a supportare le aziende, perché in questo modo dimostriamo che non vogliamo piangerci addosso e con questi progetti dobbiamo permettere agli abitanti di Arquata di tornare a vivere e a lavorare nel proprio territorio. Però c’è ancora molto e da fare e per dare un’idea vi dico che prima del terremoto ad Arquata del Tronto c’erano 160 partite Iva attive oggi ce ne sono 31”. Luigi Passaretti Presidente CNA Ascoli Piceno ha aggiunto: “Insieme al presidente della Camera di Commercio delle Marche Gino Sabatini abbiamo raggiunto immediatamente le zone del terremoto. Come Cna ci siamo attivati immediatamente per fare un monitoraggio sulle esigenze delle aziende che avevano subito danni. L’obiettivo era quello di ricreare un primo nucleo di economia. Le problematiche ci sono ancora, ma le aziende che operano nella Cittadella hanno raggiunto un risultato importante: sono ripartite”.
Gino Sabatini presidente della Canera di Commercio delle Marche ha detto: “Come Camera di Commercio abbiamo supportato la realizzazione della Cittadella delle Attività Produttive. La Camera di Commercio ha messo in campo 800 mila euro per la ricostruzione e stiamo aiutando le aziende edili a ottenere le certificazioni”. Omero Papi, Progetto Cittadella delle Attività Produttive, Presidente Cassa di Sovvenzioni e Risparmio fra il personale della Banca d’Italia ha detto: “Da uno studio della Banca d’Italia è emerso che sono le aziende medio piccole a subire le ripercussioni più pesanti da eventi catastrofici e questo ci ha indotto a supportare concretamente questo progetto”. Emanuele Frontoni presidente della Compagnia delle Opere Marche Sud ha detto: “La Compagnia delle Opere d’intesa con la nostra territoriale ha voluto dare la possibilità agli enti e alle associazioni di categoria di affrontare il tema del terremoto al Meeting qui a Rimini confermando il supporto che abbiamo sempre garantito alle imprese e alle famiglie colpite da questa tragedia”.