“Il nostro incontro serve a prepararci all’importante appuntamento dell’Ottobre missionario, che quest’anno si svolgerà in un contesto straordinario: Papa Francesco ha voluto che la Chiesa universale celebrasse un Mese straordinario missionario per rilanciare la dimensione ad gentes.
Ne abbiamo particolarmente bisogno in Europa dove il numero dei missionari è in sensibile recessione”. Così don Giuseppe Pizzoli, direttore di Missio, organismo pastorale della Cei, ha aperto le Giornate nazionali di formazione e spiritualità missionaria promosse da Missio e dall’Ufficio nazionale per la cooperazione missionaria tra le Chiese, iniziate oggi pomeriggio presso la Domus Pacis di Assisi. Agli oltre 180 partecipanti provenienti da tutte le diocesi d’Italia, don Pizzoli ha spiegato che, anche se i numeri delle vocazioni religiose sono in calo in Europa e in Italia, “non dobbiamo farci scoraggiare o considerare la missione come un lusso o un’appendice pastorale. C’è bisogno di rilanciare la missione come la radice stessa della pastorale, sulla base di quanto detto dal Concilio Vaticano II che la Chiesa o è missionaria o non è. Anche per quanto riguarda la solidarietà, le nostre diocesi, le nostre parrocchie sono state investite dell’impegno missionario dall’enciclica Fidei Donum (1957) e dal Concilio in poi, ma oggi si rischia l’eccesso opposto perché ogni Chiesa locale si occupa della ‘sua’ missione, del suo progetto”. Per il direttore di Missio, “si può dire che c’è quasi una ‘privatizzazione della missione’ verso questo o quel Paese in particolare. Invece dobbiamo portare dentro le nostre parrocchie e comunità il respiro della Chiesa universale che porta il Vangelo fino agli estremi confini della terra”. Don Pizzoli ha concluso il suo intervento ricordando che le Giornate di Assisi si concludono il 1° settembre, Giornata per la custodia del Creato e che quest’anno nel Mese di ottobre sarà celebrato il Sinodo dell’Amazzonia.
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