Di fronte all’”emergenza climatica” che “abbiamo creato” e che “minaccia gravemente” anche la nostra vita, si leva forte l’appello del Papa: “è tempo di pentirsi e convertirsi”. Siamo “creature predilette di Dio”, chiamate non a spadroneggiare ma ad amare la vita in comunione con il Creato, ricorda Francesco. Tutto il Messaggio chiede che gli uomini riscoprano la vocazione di “custodi del Creato”, “al centro di una rete della vita costituita da milioni di specie per noi amorevolmente congiunte dal nostro Creatore”. Gli appelli sono rivolti soprattutto ai governi, che si riuniranno nei prossimi mesi, perché rinnovino gli impegni decisivi a “orientare il pianeta verso la vita anziché incontro alla morte”.
Al via il “Tempo del Creato” Questa Quinta Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, istituita dal Papa il 10 agosto del 2015, dà inizio al “Tempo del Creato” che dura fino al 4 ottobre, festa di San Francesco d’Assisi. Un periodo, evidenzia il Papa nel Messaggio, per pregare nella natura, per riflettere sui nostri stili di vita, spesso dannosi, e anche per intraprendere azioni profetiche. L’iniziativa, nata in ambito ecumenico, vuole spronare i cristiani alla preghiera e all’azione, sentendosi ancora più uniti fra i fratelli delle varie confessioni. In particolare il suo pensiero va ai fedeli ortodossi che da trent’anni celebrano questa Giornata. Si tratta di una sintonia da vivere con tutti gli uomini di buona volontà chiamati a custodire la rete della vita. Il Papa conferma, dunque, ancora una volta, l’attenzione alla difesa del Creato di cui la Laudato si’è stata una pietra miliare.