Nelle Bahamas, colpite dal violento uragano, sono oltre 70.000 le persone che necessitano di aiuti. L’uragano Dorian nei giorni scorsi, con raffiche fino a 350 km all’ora, ha colpito le Bahamas, in particolare Gran Bahama e Abaco. Sono ancora migliaia i dispersi e si teme che il numero delle vittime possa salire, mentre più di 70.000 persone hanno bisogno di aiuto. Colpiti in particolar modo i migranti haitiani che già vivevano in condizioni precarie. Caritas Antille, in stretto contatto con mons. Pinder, arcivescovo di Nassau, e in collegamento con la rete internazionale, si è subito attivata. Una missione con personale del Catholic relief services e di Caritas Antille è arrivata a Nassau per monitorare i bisogni e avviare gli aiuti di emergenza alla popolazione coinvolta, coordinandosi con il governo locale. Quest’ultimo sta organizzando la risposta umanitaria attraverso la National emergency management agency (Nema), con il sostegno del Caribbean disaster emergency management agency, delle agenzie delle Nazioni Unite e dei vari altri organismi presenti sul posto. “Accanto alla necessità di evacuazione e di ripari temporanei per le persone che hanno perso la casa – informa Caritas italiana -, occorrono acqua potabile, cibo, medicinali e attrezzature sanitarie, prodotti per l’igiene e anche sostegno psicologico, in particolare per i bambini”. Caritas italiana ha espresso solidarietà e vicinanza nella preghiera e, d’intesa con Caritas Antille e con la rete internazionale, segue l’evolversi della situazione ed è pronta a sostenere gli interventi necessari nell’immediato e nella successiva fase di ricostruzione nel medio-lungo periodo. Per offerte: info su www.caritas.it causale “Bahamas- emergenza uragano”.