La “valutazione” del Pontificio Consiglio per i testi legislativi si basa “su una bozza del regolamento del cammino sinodale del giugno 2019 e non prende in considerazione la versione modificata a luglio e dopo l’incontro del consiglio permanente di agosto, che non contiene più alcuni passaggi a cui la valutazione si riferisce”. È un passaggio della nota a firma di Matthias Kopp, portavoce dei vescovi tedeschi, in merito alla polemica scoppiata in Germania relativamente a una lettera che il card. Reinhard Marx ha ricevuto il 4 settembre dal Vaticano in cui si sollevano diverse obiezioni allo Statuto predisposto in Germania per guidare il cammino sinodale che la Chiesa tedesca si accinge a cominciare. La lettera della Congregazione per i vescovi accompagna una missiva del Pontificio Consiglio per i testi legislativi in cui si elencano e spiegano le “molte domande aperte” che “la bozza dello statuto lascia”. “Al riguardo, il card. Marx ha già contattato il prefetto della Congregazione per i vescovi” (che si è fatta mediatrice della lettera), riferisce Kopp, e “la prossima settimana sarà a Roma per chiarire le incomprensioni”. L’assemblea plenaria che si svolgerà a Fulda dal 23 al 26 settembre, precisa ancora Kopp, “si occuperà dei documenti”. Oggi intanto, sempre a Fulda, si è aperto un incontro tra dieci rappresentanti del Comitato centrale dei cattolici tedeschi (ZdK) e dieci vescovi, per portare avanti il lavoro di preparazione al sinodo. “Per motivi di trasparenza” le lettere giunte da Roma oggi sono state pubblicate sul sito della Conferenza episcopale tedesca.

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