ROMA – Quest’anno la Testata Giornalistica Regionale della RAI compie 40 anni. Un compleanno importante, festeggiato con un’udienza speciale in Vaticano svoltasi nella giornata del 16 settembre alla presenza di Papa Francesco.
“Sono lieto di incontrarvi in occasione dei primi quarant’anni della TGR, per il servizio che proponete in particolare con le vostre redazioni locali e con un grande impegno di personale giornalistico e tecnico, con un’offerta che non dimentica le lingue e le culture delle minoranze”, così il Pontefice all’inizio del suo discorso.
“Questa informazione regionale”, ha aggiunto Francesco, ” è quella che viene dal territorio, con una missione ben precisa, che si esplica in due direzioni. La prima è quella di calarsi nella realtà quotidiana, locale, fatta di persone, di vicende, di progetti, di problemi e di speranze. La seconda è quella di intercettare la stessa realtà, per poter trasmettere ad un orizzonte più ampio tutti quei valori che appartengono alla vita e alla storia della gente; e nello stesso tempo dare voce alle povertà, alle sfide, a volte alle emergenze che si riscontrano nei territori, percorrendo le strade, incontrando le famiglie, nei luoghi di lavoro. Ma anche dare voce ai luoghi e alle testimonianze della fede”.
Toccante è stata la testimonianza di Alessandro Casarin, direttore TGR, il quale ha raccontato i suoi trascorsi in oratorio fino all’età di vent’anni e l’importanza nella formazione dei giovani nelle difficili periferie italiane, da nord a sud. Gli oratori, assieme al volontariato e alla cooperazione, sono per Francesco le tre realtà che onorano la società italiana fin dalla sua prima visita nel Bel Paese.
“La Rai ha il privilegio di seguirla quotidianamente nella Sua attività, questo ci onora, così come il nostro impegno per un’informazione corretta, trasparente, intellettualmente onesta”, sono state le parole del presidente Foa raccolte nel servizio realizzato da Isabella Di Chio e trasmesso nei Tg regionali della RAI, una realtà composta di 24 redazioni, alcune delle quali in lingua tedesca (Alto Adige), slovena (Friuli Venezia Giulia), francese (Valle d’Aosta) e ladina (Trentino). Un fulcro per la scoperta dell’Italia grazie alle rubriche culturali e ai telegiornali itineranti e punto di riferimento per i telegiornali nazionali in ogni evenienza, dalla notizie di “bianca” fino ai fatti di cronaca da “edizione straordinaria” che nelle gioie e nei dolori hanno contraddistinto gli ultimi quarant’anni di storia contemporanea italiana.