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Campo scuola Ripatransone e Cossignano: con Elia per fidarci di Dio

Di Alessio Rubicini

RIPATRANSONE – “L’estate sta finendo…” si cantava ormai più di qualche anno fa. Ma in questo periodo in cui un po’ tutti ci avviamo a riprendere il ritmo delle attività ordinarie nel nostro lavoro di tutti i giorni, nelle nostre Parrocchie o nella scuola che ricomincia, fa piacere ripensare alle esperienze vissute durante l’estate appena trascorsa, soprattutto a quelle belle e che hanno lasciato un bel ricordo nei nostri cuori.

È il caso, ad esempio, della bella esperienza del Campo Scuola di Castelsantangelo Sul Nera (MC) che si è svolto nei giorni dal 4 all’11 Agosto 2019 nella Struttura dell’Oasi “Il Cantico” e che, complice il “triplice” incarico di Don Luis quale Parroco della nostra Comunità di Valtesino e di Amministratore delle Parrocchia di Cossignano e del Trivio, ha visto unire le forze e le esperienze di queste tre Comunità nella realizzazione di questa esperienza di formazione e di divertimento per i nostri ragazzi.

Tutte le catechesi e le attività del Campo Scuola sono state ispirate alla storia del Profeta Elia ed al suo percorso alla scoperta dell’opera di Dio nella sua vita e in quella del Popolo che Egli si era scelto.

“Voi tutti, ragazzi, che avete partecipato a questo Campo Scuola siete parte del popolo che Dio ha scelto” ha affermato il nostro Parroco Don Luis nella sua omelia durante la Messa di conclusione del Campo Scuola.

Nella sua omelia, Don Luis, ha ricordato le principali tappe dei giorni del Campo Scuola. “Vi ricordate il primo giorno, la chiamata di Elia? Dio non fa niente a caso. Chiama Elia ed Elia accoglie il Signore. Così fa con questo popolo, con il quale oggi ci stiamo a guardare come in uno specchio. Anche noi siamo il Popolo di Dio, il popolo scelto da Dio. Per fare che cosa? Non qualsiasi cosa, ma per costruire in questa terra il Regno di Dio. E dice questa Parola del Signore che abbiamo ascoltato che è stata solo la Fede a muovere le persone.

Vi ricordate il secondo giorno? Anche Elia si è fidato. E quanto sia importante la fiducia nella vita. Abbiamo insistito dicendo che è necessario fidarci e che la fiducia è un elemento fondamentale della nostra esistenza. Senza fede, senza questa fiducia, non si realizza niente. Come la vedova di Sarepta, come nella Vigna di Nabot. Anche lì si sono fidati della Parola di qualcuno. I vostri genitori non lo sanno, ma oggi siete voi come Eliseo al quale Elia passa il testimone. E siete voi quell’Eliseo che va a portare, iniziando da casa e dai vostri genitori, questa buona notizia e questa gioia che abbiamo ricevuto qui.

Il dono di Dio, la fede che abbiamo… Anche Sara credette, si fidò di Dio e, allora, ha potuto partorire pur essendo sterile. Perché si è fidata. Il problema è la nostra fiducia. Se ci fidiamo o non ci fidiamo del Signore.

E la seconda cosa che ci dice questa domenica è la vigilanza. Siate pronti perché c’è bisogno di tante cose ma la cosa più importante è vegliare ed essere pronti perché non sappiamo in quale giorno verrà il Signore. Elia è stato sempre pronto.

Riassumiamo tutta la settimana: accoglienza, fiducia, ascolto, stupore, discernimento per fare le nostre scelte, gratitudine, disponibilità o vigilanza e la responsabilità di oggi di essere testimoni come Elia che passa il testimone a Eliseo”.

Ma la nostra settimana al Campo Scuola non è trascorsa solo con la storia di Elia. Per cercare di renderla, infatti, più comprensibile ai ragazzi, più vicina al loro modo di essere, l’abbiamo adattata alla trama del film “Dragon Trainer”, la storia del giovane Hiccup, figlio del capovillaggio Vichingo Stoick, che è troppo piccolo e gracile per combattere i draghi, i nemici più temuti dal suo Popolo.

Durante un attacco, Hiccup riesce ad abbattere una Furia Buia, un esemplare di drago, il più pericoloso e raro. Riesce a trovarlo, a curarlo e, piano piano, Hiccup e il drago Sdentato imparano a fidarsi l’uno dell’altro cosi come Elia ha imparato, con il tempo e con la Fede, a fidarsi di Dio. Con l’aiuto di Sdentato, Hiccup scoprirà che i draghi non sono i nemici terribili che suo padre e il suo popolo hanno sempre pensato che fossero ma, anzi, che grazie alla fiducia reciproca è possibile costruire un mondo nuovo in cui i vichinghi e di draghi possono essere amici e vivere insieme nello stesso villaggio.

La storia di Hiccup e della sua “strana” amicizia con Sdentato ha fatto, quindi, da filo conduttore per i giochi e le attività del Campo Scuola affiancando le varie catechesi ispirate, invece, alla storia di Elia.

E anche se sono passate già diverse settimane dal nostro ritorno a casa dopo la conclusione del Campo Scuola, continuiamo a conservare nel cuore il ricordo delle belle giornate vissute a Castelsantangelo e siamo grati al Signore per questa esperienza, per questo dono. E come ci chiede Gesù, anche noi lo invochiamo per essere pronti sempre e per poter essere fiduciosi del suo amore e di quello che lui ci da.

Nella fiducia, nel fidarci di Lui, come Abramo, come Sara, come Hiccup che si è fidato del Drago Sdentato, come suo padre Stoick che si è fidato di suo figlio per assicurare un futuro di pace per il suo popolo, come Elia che si è fidato del Signore, anche noi grazie questa esperienza vissuta a Castelsantangelo abbiamo imparato che è possibile fidarci di Dio.

E abbiamo imparato che è possibile creare ponti, creare nuove collaborazioni, creare nuove amicizie con persone e con Comunità Parrocchiali che, seppure vicine a noi, finora non conoscevamo davvero ma che si sono rivelati autentici e graditissimi amici.

Alessio Rubicini: