SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il Comune di San Benedetto del Tronto ha partecipato il 19 e 20 settembre a Venezia alla terza edizione di Urbanpromo Green, fiera organizzata dall’Università IUAV e incentrata sull’applicazione del principio della sostenibilità nella pianificazione della città e del territorio e nella progettazione e realizzazione degli interventi.
La manifestazione si è articolata in sei principali macro-temi che sono stati oggetti dei numerosi convegni che l’hanno caratterizzata: il cambiamento climatico, le acque, l’energia, la mobilità, il verde urbano, i materiali da costruzione. Tutti coniugati con l’obiettivo di esplorare le forme in cui il principio dello sviluppo sostenibile viene applicato sia nella pianificazione della città e del territorio, sia nella progettazione e realizzazione degli interventi facendo interagire la riflessione teorica con le buone pratiche, il profilo tecnico-scientifico dei problemi con le concrete soluzioni.
L’arch. Serena Sgariglia e il dott. Sergio Trevisani sono intervenuti come relatori per parlare della “Governance della Riserva Naturale Regionale Sentina: esperienze di monitoraggi scientifici ed educazione ambientale”.
L’intervento è stato incentrato sulle attività attualmente in corso in riserva ed in particolare sulle attività promosse e finanziate dal progetto Interreg Italia Croazia CREW, che ha come obiettivo principale quello di assicurare un maggiore coordinamento tra i diversi livelli di pianificazione territoriale e le autorità preposte alla gestione delle zone umide, limitando al contempo i conflitti tra le questioni di conservazione del patrimonio naturalistico e le attività economiche che insistono su quelle aree.
Il progetto è stato presentato al tavolo sulla Governance delle aree umide che è stato organizzato presso l’aula Ex Biblioteca del Palazzo Badoer. Durante la giornata di lavoro si è parlato di come le aree umide siano ambienti vulnerabili e su come la loro protezione intrecci aspetti ambientali e scientifici con problemi di governance.
Durante il seminario, attraverso la presentazione di alcuni casi si è discusso di come promuovere i contratti di area umida per limitare e assorbire i conflitti tra le diverse pressioni sul territorio quali la conservazione, le attività economiche, la valorizzazione del patrimonio naturale e la tutela dei valori e delle funzioni ambientali.