PROVINCIA – Il saper fare non manca alla gente che vive alle pendici dei Sibillini, a cavallo tra le province di Ascoli e Fermo. Il ricco patrimonio architettonico e paesaggistico nemmeno. Lo spirito d’iniziativa certo, è stato messo a dura prova dal terremoto, ma sono in molti quelli che hanno reagito. Sono gli imprenditori che non vogliono arrendersi allo spopolamento, alla paura e alle difficoltà di ogni giorno, che accomunano chi fa azienda ma possono diventare insormontabili per le micro imprese. In nove hanno unito le forze, mettendo sul tavolo ciò che sanno fare meglio, le loro eccellenze. E le hanno messe in rete, pronte a sfidare il mercato con una qualità che esce dagli schemi, li supera e ambisce ad attrarre per la sua unicità. Si chiama “Gemme dei Sibillini” la nuova associazione presentata il 25 settembre nella Sala Gialla della Camera di Commercio di Ascoli, davanti ad un’autorevole platea che ha visto in prima fila anche l’onorevole ascolana Giorgia Latini ed il prefetto di Ascoli Rita Stentella. Gino Sabatini, presidente della Camera di Commercio delle Marche, ha orgogliosamente fatto gli onori di casa. Non sono mancati i direttori e i presidenti di Confindustria, Confcommercio e Cna locali e nemmeno della Fondazione Carisap. I sindaci dei Comuni dove hanno sede le aziende in questione hanno voluto dare man forte ai figli della loro terra. Gianni Silvestri, assessore al commercio del Comune di Ascoli, ha portato i saluti del sindaco Marco Fioravanti.
L’idea è stata di un manipolo di persone, tra cui Domenico Sacconi, presidente della neo nata associazione, ex vice sindaco di Comunanza e produttore di capi d’abbigliamento in cachemire. Lo hanno affiancato Pietro Pataccoli esperto di marketing, Nazario Pignotti consulente commerciale e il giornalista Francesco Massi. Le aziende aderenti sono la cachemire factory “Kiro” di Comunanza, l’azienda agricola di Montefortino “La Regina dei Sibillini”, che fa un particolare tipo di pasta, “Le vigne di Clementina Fabi” di Montedinove, l’azienda casearia “Angolo di Paradiso” di Amandola, “La Golosa” di Montelparo il birrificio “Le Fate” di Comunanza, l’azienda agricola “Villa Conti”, l’artigiano che scolpisce il legno con la motosega Giuseppe Fioravanti di Comunanza e “Patasibilla”, che raggruppa agricoltori di Montegallo, Montemonaco, Comunanza, Ripe San Ginesio e Gualdo di Macerata. «Il motore della start up è la sinergica collaborazione a servizio del territorio dei Sibillini, e dintorni, diventando l’albero sul quale crescono le preziose gemme, la cui valorizzazione di alto pregio è al primo posto», ha spiegato Sacconi. «Da qui – ha continuato il direttivo – azioni ramificate, verso l’esterno creando ulteriori progettazioni promozionali, commerciali e di marketing territoriale per far conoscere le Gemme dei Sibillini in Italia e all’estero».
«Si parla tanto di idee e grandi progetti – ha detto Giorgia Latini – ma poi sono in pochi a concretizzarli. In questo caso già da domani è operativa la messa in rete. Finalmente si inizia con azioni concrete per rilancio del territori. Che sia di esempio anche per altri». «Inutile rimarcare i danni del terremoto – queste le parole di Gino Sabatini – bisogna ripartire, darsi da fare ed essere leader ciascuno nel proprio settore». «E’ tempo di abbandonare i campanili – ha rimarcato Alvaro Cesaroni, sindaco di Comunanza – e raccogliere le migliori idee e le iniziative di tutti con la volontà emergere e dare un futuro di diversificazione al territorio puntando sulla sua vocazione agricola e turistica». «Il nostro territorio sta facendo passi da gigante – è stata poi la volta di Adolfo Marinangeli, sindaco di Amandola – e all’abilità indiscutibile degli imprenditori deve camminare di pari passo una formazione adeguata, come quella offerta dai corsi di specializzazione tenuti dall’Università di Camerino grazie al contributo della Fondazione Carisap». Le conclusioni del giornata, che ha offerto alle realtà imprenditoriali l’opportunità di presentarsi una ad una, sono state affidate al Prefetto Stentella: «Alle tradizioni che rendono grandi le nostre zone, avete sapientemente abbinato l’innovazione della messa in rete l’alto livello qualitativo. Il vostro successo, sarà quello dell’intero territorio».
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