Alessandro Di Bussolo – Città del Vaticano vaticannews
L’attesa degli oltre 200 mila scout italiani e dei tanti che aspettavano un film italiano rivolto ai giovani, è finita. Esce il oggi, 30 settembre in più di 200 sale cinematografiche di tutta Italia il film “Aquile Randagie”, che in 109 minuti racconta la storia vera, intessuta di momenti romanzati, dello scautismo clandestino in Italia, dal 1928 al 1945, 16 anni e 11 mesi, che ha avuto il volto e il cuore di un gruppo di ragazzi lombardi che non accettarono la soppressione dello scautismo decretata da Mussolini e accettata dai vertici dell’Asci, l’associazione scout cattolici italiani.
Presso il Cinema Margherita di Cupra Marittima, il film andrà in scena:
– questa sera, lunedì 30 settembre (alle ore 19.00)
– mercoledì 2 ottobre (alle ore 19.00 – 21.15)
L’ anteprima, molto applaudita, al Giffoni film festival
Il film realizzato da Gianni Aureli, regista, videomaker e capo scout, al suo primo lungometraggio, che ha condiviso il sogno, nato nel 2013, con la moglie Gaia Moretti, sceneggiatrice, docente di Comunicazione interculturale alla Lumsa e capo scout, e molti altri che hanno dato il loro contributo anche attraverso due crowdfunding, è distribuito dall’Istituto Luce di Roma, che lo ha presentato ai mass media nella Casa del Cinema di Roma, dopo l’anteprima di fine luglio, applauditissima, al Giffoni film festival. Ed è costato solo 500mila euro, una cifra quasi simbolica se confrontata con i budget che hanno oggi i film.
“Comunque vada, noi dureremo un giorno in più” del fascismo, mettono in bocca gli sceneggiatori Baden, dopo una rischiosa ragazzata sul palco di una manifestazione nazifascista. “C’era la speranza, io direi quasi la certezza – commenta il regista – che comunque queste imposizioni e limitazioni alla libertà di espressione, di parola e di educazione, non potevano durare per sempre, prima o poi sarebbero finite. “Loro pensavano – aggiunge – che l’educazione che proponeva l’Opera nazionale Balilla non fosse quella giusta per loro e per i loro ragazzi. Quindi difesero questa scelta con le unghie e con i denti, rischiando la vita, qualcuno la perse, qualcuno fu pestato”.
Non eroi, ma ragazzi e uomini coraggiosi
“E’ chiaro che quella è stata una goliardata – ci dice Romeo Tofani “Baden”, a proposito della salita sul palco dell’evento nazista – per poter dire ‘ve la facciamo sotto il naso’. Ma il coraggio è partito da lì, dal primo passo di coraggio piccolo, i ragazzi hanno scoperto come alimentarlo”. “Nel mondo scout, la memoria delle Aquile Randagie è forte ed orgogliosa” aggiunge l’attore. “Quando ho interpretato Andrea Ghetti, ho dovuto in qualche modo ‘smitizzarlo’ e ridurlo ad una persona. E questo è un punto di forza sia della pellicola che delle scelte del regista, quello di poter vedere l’umanità di questi personaggi”.