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Card. Stefan Wyszynski: vescovi polacchi per la beatificazione, “testimone di fede coraggioso e retto”

“Oggi abbiamo bisogno dell’esempio e dell’intercessione dei testimoni di fede coraggiosi e retti che non abbiano risparmiato energie nel proclamare il Vangelo di Cristo ed essere guardiani della Verità anche al prezzo della libertà o della propria vita”. Lo scrive, a nome di tutto l’episcopato polacco, il presidente della Conferenza dei vescovi mons. Stanislaw Gadecki ringraziando Papa Francesco per aver autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto relativo al miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Stefan Wyszynski (1901-1981) cardinale e arcivescovo metropolita di Gniezno e Varsavia.

L’attuale arcivescovo di Varsavia card. Kazimierz Nycz, presente a Roma per l’occasione, esprime l’auspicio che la cerimonia di beatificazione possa svolgersi a Varsavia a fine maggio 2020. Fu proprio Wyszynski a consigliare a Karol Wojtyla durante il Conclave del 1978 di “non rifiutare qualora fosse stato eletto al Soglio Pontificio”. Negli anni 1948-1981 oltre che Primate di Polonia Wyszynski fu, in quanto presidente dei vescovi, l’edificatore dell’attuale struttura della Chiesa in Polonia, ben conosciuto in tutto il Paese soprattutto come l’integerrimo uomo di fede che non si era lasciato piegare nemmeno da anni di prigionia comunista. La sua morte, il 28 maggio 1981, segnò uno dei momenti più difficili per la Polonia, schiacciata dalle leggi marziali introdotte qualche mese prima contro il movimento di Solidarnosc, e preoccupata per la vita del “suo” Papa, vittima dell’attentato perpetrato in Piazza S. Pietro da Alì Agca il 13 maggio 1981.

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