Documenti dell’Archivio segreto vaticano (Asv), dell’Archivio della Congregazione per le Chiese Orientali (Aco) e dell’Archivio Storico della Segreteria di Stato, Sezioni per i Rapporti con gli Stati (Ss.Rr.Ss.)” del gesuita Georges-H. Ruyssen SJ, che sarà presentata sabato 9 novembre a Roma presso il Pontificio Istituto orientale (ore 16.30 Aula Magna). “La persecuzione dei cristiani e la loro conseguente emigrazione – scrive il porporato – hanno una lunga storia, iniziata ben prima del XX secolo e segnata da eventi di natura diversa: le vessazioni da parte delle autorità pubbliche, le discriminazioni sociali, i colpi di stato, le politiche del fondamentalismo musulmano, il terrorismo e le guerre nel Medio Oriente; un vasto territorio che ancora oggi è teatro di sanguinosi conflitti che spingono molti cristiani ad abbandonare i loro paesi d’origine perché nessun futuro, in questi luoghi, sembra ormai possibile”. Per il patriarca caldeo “la pace e la stabilità sono condizioni essenziali per fare in modo che i cristiani ancora residenti possano restare nella terra natia e coloro che sono fuggiti dal fanatismo, dalla violenza e dalla guerra vi facciano ritorno”. Tuttavia, annota il card. Sako, “la pace per essere stabile deve essere accompagnata dalla giustizia sociale e dal reciproco rispetto tra persone di diverse religioni, culture ed etnie; tutto ciò risulta possibile ove esista una Costituzione basata non tanto sull’appartenenza religiosa, ma piuttosto sulla parità di cittadinanza”.
Alla presentazione dell’opera (in quattro volumi) interverranno Andrea Riccardi, il professore Joseph Yacoub, mons. Noël Farman in rappresentanza del Patriarca Louis Raphaël Sako e il card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali e gran cancelliere del Pontificio Istituto orientale.