CUPRA MARITTIMA – Due giornate di festa per Castagne al borgo ( 2 e 3 novembre a Marano, Cupra alta); per l’occasione non mancheranno, presso il Museo Archeologico del territorio, a partire dalle 18, alcune letture tratte dal frastagliatissimo repertorio di fiabe e racconti popolari dello scrittore/filosofo Antonio De Signoribus, riconosciuto come uno dei massimi studiosi nazionali di Cultura orale.
È una ghiotta occasione per ascoltare dal vivo la magia e il mistero di queste fiabe (alcune inedite) e magari lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalla poesia in un’epoca sempre più avara di sogni e di bellezza.
A leggere e a interpretare le fiabe, saranno Walter Ferri e Benedetta Cappella, mentre il commento musicale originale sarà curato dalla chitarrista Marina Verzulli. Una simbiosi consolidata nel tempo che non deluderà le attese. Non mancherà anche un Brindisi con i pregiati vini della tenuta Fontursia di Ripatransone. La tesi di Bettelheim è che il bambino e, in passato, lo stesso adulto, ci ricorda lo studioso Antonio De Signoribus, hanno bisogno di fiabe poiché esse aiutano a convivere in maniera plastica con il proprio inconscio senza essere schiacciati dalla pesantezza dei moti pulsionali angoscianti che da esso provengono.
C’è di più. È giusto chiudere con il grande Albert Einstein che diceva così delle fiabe “Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe; se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più”.
È una ghiotta occasione per ascoltare dal vivo la magia e il mistero di queste fiabe (alcune inedite) e magari lasciarsi trasportare dalla fantasia e dalla poesia in un’epoca sempre più avara di sogni e di bellezza.
A leggere e a interpretare le fiabe, saranno Walter Ferri e Benedetta Cappella, mentre il commento musicale originale sarà curato dalla chitarrista Marina Verzulli. Una simbiosi consolidata nel tempo che non deluderà le attese. Non mancherà anche un Brindisi con i pregiati vini della tenuta Fontursia di Ripatransone. La tesi di Bettelheim è che il bambino e, in passato, lo stesso adulto, ci ricorda lo studioso Antonio De Signoribus, hanno bisogno di fiabe poiché esse aiutano a convivere in maniera plastica con il proprio inconscio senza essere schiacciati dalla pesantezza dei moti pulsionali angoscianti che da esso provengono.
C’è di più. È giusto chiudere con il grande Albert Einstein che diceva così delle fiabe “Se volete che vostro figlio sia intelligente, raccontategli delle fiabe; se volete che sia molto intelligente, raccontategliene di più”.