Secondo quanto riferito dal Patriarcato Caldeo il patriarca Mar Louis Sako, accompagnato dai due ausiliari di Baghdad, mons. Basel Yaldo e mons. Robert Jarjis, ha visitato nell’ospedale Al-Kindi i feriti, civili e militari, delle manifestazioni di protesta contro il governo che si stanno svolgendo in queste settimane in Iraq. Accompagnato dal direttore dell’ospedale, come riporta il sito Baghdadhope, il patriarca ha incontrato alcuni dei feriti e ha offerto alla struttura i mezzi per poter acquistare medicinali a loro necessari. La situazione in Iraq, ed a Baghdad in particolare, ha obbligato Mar Sako a cancellare il previsto viaggio in Ungheria dove avrebbe dovuto incontrare il presidente Victor Orbán ed il presidente russo Vladimir Putin. Il patriarca Sako ha inoltre invitato i leader delle chiese locali ad un incontro, per fare il punto sulla situazione del Paese e esprimere una dichiarazione congiunta a proposito, ed i sacerdoti a pregare perché si calmino gli animi e si ristabiliscano la pace e la stabilità nel Paese. Nei giorni scorsi il Patriarcato caldeo aveva diffuso una nota in cui faceva appello “alla coscienza dei responsabili del Paese, perché ascoltassero seriamente le richieste delle persone che lamentano lo stato di miseria in cui vivono, il peggioramento dei compiti della pubblica amministrazione e la propagazione della corruzione nella maggior parte dello Stato”. Al tempo stesso, il Patriarcato caldeo esortava i manifestanti a restare pacifici e le forze dell’ordine a evitare violenza su di loro. “Questo è il tempo di un dialogo costruttivo per fare passi concreti cercando persone competenti, conosciute per la loro onestà e amore di patria, perché gestiscano gli affari del Paese”.