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Grottammare, sabato si parlerà di “Disagio giovanile”

GROTTAMMARE – Proseguono i cicli di incontri gratuiti promossi dall’Associazione di volontariato Insieme Onlus, con il patrocinio del Comune di Grottammare, si pone come obiettivo quello di fornire “informazioni” e “indicazioni” corrette per accrescere il proprio sapere rispetto alla salute mentale.

Nel campo della salute mentale, quasi sempre si è privi di preparazione specifica; gli incontri, con l’intervento di professionalità esperte, sono rivolti principalmente a informare, formare e supportare i familiari ma anche operatori sociali e volontari impegnati nel settore. Un’informazione semplice e alla portata di tutti, che tocchi i diversi aspetti legati ai disagi mentali. A differenza di altre malattie, la malattia mentale non concede tregua non consente una vita familiare degna di questo nome; bisogna quindi aiutare le famiglie, dando informazioni.

Migliorare la qualità della propria vita, non deve essere solo un concetto astratto ma un obiettivo concreto e possibile da raggiungere.

Sabato 9 Novembre, a partire dalle ore 16.30, verranno trattate le seguenti tematiche:
“Disagio giovanile” “L’adolescenza: aspetti psicologici e sociali”

Relatore:
Lorenzo Flori: Psicologo -Psicoterapeuta Practitioner EMDR, Consigliere Nazionale Società Psicologia e Psichiatria SIPSI.
L’adolescenza è una fase irripetibile del ciclo evolutivo: l’individuo è bersagliato da una grande quantità di stimoli da parte del mondo esterno e quindi risulta difficile definire con criteri univoci questa fase della vita per le mille peculiarità relative alle differenze individuali e sociali. Tuttavia è possibile individuare delle tendenze di comportamenti e atteggiamenti che presuppongono uno sviluppo individuale nuovo rispetto alle fasi precedenti. E’ importante individuare il più precocemente possibile eventuali segni di disagio che frequentemente vengono espressi attraverso comportamenti più o meno visibili. L’ascolto e la comprensione dei bisogni degli adolescenti, potrebbe essere un primo passo per comprendere la natura dei loro conflitti. Gli insegnanti e le famiglie andrebbero sostenuti da esperti del settore, sia per comprendere il significato che si cela dietro il disagio manifestato da un giovane che per acquisire nuove possibilità di relazione.