Nell’Apocalisse, confida mons. Gallese, che quest’anno ha dedicato una lettera pastorale proprio a tale testo sacro, “ho trovato una consolazione grande perché racconta la vita dell’uomo in relazione ai disastri, alle sofferenze, alle morti, che si abbattono sull’uomo, e lo fa in modo molto realistico. Ci dice che alla fine l’unico modo in cui possiamo vivere certe cose, l’unica consolazione che possiamo trovare è essere associati a Gesù Cristo e alla Sua passione per affidarci a Lui, essere consolati da Lui e vivere la Risurrezione interiore attraverso di Lui. Altrimenti, tragedie come queste lasciano le comunità attonite”.
Sul posto dell’esplosione sono stati trovati degli inneschi: collegati ad una bombola inesplosa, c’erano dei fili elettrici e un timer. Si ipotizza, perciò, un fatto doloso. “Questo aumenta la sofferenza – afferma il vescovo -. Non c’è altra consolazione se non nel mistero di una storia attraversata dal male” ma redenta dal Bene che “ci offre una mano per passare insieme attraverso la grande tribolazione, in attesa di una ricapitolazione in Cristo”.
Dopo il drammatico evento in tanti, dal presidente Sergio Mattarella al premier Giuseppe Conte, hanno ricordato il prezioso servizio che ci viene offerto dai pompieri: “Ricordo con grande affetto i vigili del fuoco, abbiamo tante occasioni istituzionali per incontrarci e presto celebrerò la messa di Santa Barbara per loro – ricorda il presule -. Sono persone altruiste, si dedicano agli altri con grande generosità. Fanno con grande passione questo lavoro: anzi, è più un servizio, che un lavoro! Perciò, sono un esempio per tutti noi che dovremmo imparare a valutare ed essere riconoscenti nel loro confronti per quello che fanno e per quello che vivono”.