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Laudato si’: card. De Donatis (vicario Roma), “non si può avere cura della casa comune senza denunciare le ingiustizie”

“Non ci si può prendere cura della nostra casa comune, senza denunciare e combattere le ingiustizie e senza prendersi cura dei nostri fratelli e sorelle, soprattutto quelli più poveri e bisognosi”.
Lo ha detto il vicario del Papa per la diocesi di Roma, il card. Angelo De Donatis, intervenendo ieri a “Insieme per la nostra casa comune”, ciclo di riflessioni sulla Laudato si’, organizzato dalla diocesi di Roma, nella basilica di San Giovanni in Laterano.

“Insieme: credenti e non credenti, cristiani e fedeli di altre religioni, uniti nel prendere a cuore, come sottolinea Papa Francesco, ‘la grandezza, l’urgenza e la bellezza della sfida di proteggere la nostra casa comune’ – ha aggiunto il porporato -. Tutti siamo interpellati, lasciatevi coinvolgere in questo cammino che vogliamo intraprendere insieme”. Nelle sue parole ancora un incoraggiamento: “Non possiamo assumere un atteggiamento rinunciatario, pensando che tutto dipende da chi governa e dalle istituzioni nazionali o internazionali, declinando ogni responsabilità, credendo di poter fare poco o nulla di utile nel nostro piccolo”. L’invito del card. De Donatis è a “interrogarci non solo individualmente, ma come comunità, aperti a un dialogo libero e costruttivo”. Quindi, il cardinale si è soffermato su “una peculiare chiave di lettura della Laudato si’”, quella del “dialogo”. “L’enciclica fin dalla fase di redazione e per il metodo adottato, come ha testimoniato lo stesso Papa Francesco, è frutto di un dialogo sincero con diversi esperti, membri di organizzazioni e istituzioni che condividono la stessa preoccupazione”. Infine, l’invito a “non sottrarsi alle proprie responsabilità”. “Nessuno può negare ogni responsabilità, è Dio a chiedercelo prima ancora delle generazioni future”.