Lasciata libera da una Congregazione Religiosa femminile, che l’ha utilizzata fino a pochi mesi fa, Papa Francesco ha voluto destinarla a quest’opera di carità per le persone più bisognose e in difficoltà. Pertanto, l’Amministrazione del Patrimonio della Santa Sede l’ha affidata in comodato d’uso alla Elemosineria Apostolica e verrà gestita dalla Comunità di Sant’Egidio. Il nuovo Centro di accoglienza notturna e diurna, denominato Palazzo Migliori – si legge in una nota della Penitenzieria apostolica – porta il nome della famiglia proprietaria che l’ha poi ceduto alla Santa Sede nel 1930. Si tratta di un palazzo costruito agli inizi del 1800, con interni eleganti e nobiliari, dotato di un ascensore per permettere l’accesso anche agli anziani e alle persone con disabilità. Al primo piano vi è un’ampia Cappella, riservata alla preghiera personale e comunitaria dei volontari e degli ospiti. Le stanze per il riposo notturno occuperanno il terzo e quarto piano e potranno ospitare, sia uomini sia donne, fino a 50 persone, numero che potrà aumentare nel periodo dell’emergenza freddo. Le persone ospitate per la notte potranno usufruire della prima colazione e della cena preparate nel refettorio al secondo piano. La cucina del Centro, bene attrezzata, servirà pure a un gruppo di volontari e di Diaconi permanenti della Diocesi di Roma per preparare più di 250 pasti caldi, che già da diversi anni, alla sera, vengono distribuiti ai poveri nelle maggiori stazioni ferroviarie della città: Termini, Tiburtina e Ostiense. Il primo e secondo piano, inoltre, saranno destinati ad un servizio diurno, gestito e animato sempre dai volontari, con sale per l’ascolto e il colloquio, per l’uso dei computer, per la lettura e la ricreazione e per altre attività educative e culturali.
Tutti i lavori, eseguiti da un gruppo di senzatetto e da ditte specializzate, sono stati seguiti e finanziati dalla Elemosineria Apostolica, attraverso le offerte che provengono dalla distribuzione delle pergamene con la Benedizione Apostolica e attraverso i generosi contributi delle persone private.
Inoltre, l’Elemosineria, insieme con la Comunità di Sant’Egidio, si impegna a sostenere economicamente tutta l’attività del Centro.