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Marche, stop ai prodotti in plastica monouso. Anche in spiaggia

MARCHE – E’ entrata in vigore il 9 novembre scorso la legge regionale n. 27/2019 che vieta, attuando quanto previsto dalla normativa europea, l’utilizzo dei prodotti di plastica monouso sia agli enti pubblici (Regione, Province, Comuni e loro società partecipate, strutture sanitarie pubbliche e private accreditate, scuole e università) sia ai privati (chiunque svolge una attività economica in area demaniale marittima o organizza manifestazioni ed eventi avvalendosi di contributi o del patrocinio della Regione). La norma prevede inoltre uno specifico divieto di uso di oggetti in plastica monouso sulle spiagge della Regione.

Ovviamente fanno eccezione gli usi legati ad emergenze igienico-sanitarie, diete personalizzate, con certificazione medica, non confezionabili in loco, interruzioni del servizio di acquedotto o calamità naturali.

D’ora in avanti sarà dunque vietato usare, nei luoghi sopra indicati:

1) bastoncini cotonati, tranne quando rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva  90/385/CEE del Consiglio del 20 giugno 1990, per il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative ai dispositivi medici impiantabili attivi o della direttiva 93/42/CEE del  Consiglio del 14 giugno 1993, concernente i dispositivi medici;

2) posate (forchette, coltelli, cucchiai, bacchette);

3) piatti;

4) cannucce, tranne quando rientrano nell’ambito di applicazione della direttiva 90/385/CEE o della direttiva 93/42/CEE;

5) agitatori per bevande;

6) aste da attaccare a sostegno dei palloncini, tranne i palloncini per uso industriale o altri usi e applicazioni professionali che non sono distribuiti ai consumatori, e relativi meccanismi;

7) contenitori per alimenti in polistirene espanso, ossia recipienti quali scatole con o senza coperchio, usati per alimenti: a) destinati al consumo immediato, sul posto o da asporto; b) generalmente consumati direttamente dal recipiente; c) pronti per il consumo senza ulteriore preparazione, per esempio cottura, bollitura o riscaldamento, compresi i contenitori per alimenti fast food o per altri pasti pronti per il consumo immediato, a eccezione di contenitori per bevande, piatti, pacchetti e involucri contenenti alimenti;

8) contenitori per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi; 9) tazze per bevande in polistirene espanso e relativi tappi e coperchi.

La norma chiarisce che il materiale ancora disponibile può essere utilizzato sino al 31 marzo 2020.

Per gli enti che violano queste norme è prevista una sanzione amministrativa che va 300 a 1.500 euro. Per l’uso di questi prodotti in spiaggia la sanzione va da 60 a 300 euro.

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