SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Abbiamo intervistato Suor Flaviana che ci fa conoscere l’Ordine delle Concezioniste con sede a San Benedetto del Tronto.
Quali sono le circostanze storiche che hanno dato vita al vostro ordine religioso?
Noi siamo nate nel 1744 in un periodo in cui le ragazze non andavano a scuola, poiché venivano impegnate nei lavori di casa o di campagna. Il nostro fondatore, don Francesco Antonio Marcucci, era un ragazzo di Ascoli ed era piuttosto scapestrato fino a quando una sera di Carnevale, dopo aver fatto la festa a Piazza del Popolo, così come è tradizione nella città di Ascoli, è tornato a casa e si è messo a pregare davanti a un piccolo quadro della Madonna che aveva sul letto. Ha così capito cos’era quel vuoto che sentiva dentro e da quel momento ha avuto una conversione: ha cominciato a studiare, ad essere più serio, a frequentare la Chiesa e ha fatto voto di castità. Osservando la vita delle persone del suo tempo ha capito che le donne erano in grande svantaggio perché non erano istruite. Ha allora compreso che se la donna veniva istruita, visto che ha in mano il cuore dell’uomo (perché la donna ci sa fare, ci dice con un sorriso compiaciuto, ndr), si sarebbe rinnovata la società. Questa è stata la sua intuizione e nel 1744 ha coinvolto 4 ragazze che sono state le prime che hanno aderito a questo suo progetto e che hanno indossato l’abito religioso, che secondo il fondatore doveva assomigliare a quello della Madonna (bianco e celeste). In Ascoli don Francesco Antonio ha comprato 17 casette con i soldi che aveva ereditato dai suoi genitori e da uno zio, una famiglia molto benestante, e ha trasformato questi edifici nel primo convento, quello che oggi si trova in via San Giacomo. Il giorno dell’inaugurazione ci fu una processione dalla chiesa dei Santi Vincenzo ed Anastasio fino alla casa madre, che ancora si trova lì. Le prime ragazze che lo seguirono non avevano studiato e quindi don Francesco Antonio si mise a insegnare loro a leggere e a scrivere. Dopo solo 3 mesi dall’apertura della casa è stata aperta la scuola. Dodici ragazzine hanno iniziato a studiare e le suore erano le loro insegnanti.
Qual è il vostro carisma? Che cosa offrono in particolare le vostre scuole?
Il nostro è un carisma mariano, con un indirizzo specifico verso l’educazione. La particolarità del nostro stile educativo è la prevenzione perché don Francesco diceva che i bambini finché sono piccoli sono come delle piantine tenere che bisogna cercare di far crescere dritte, però bisogna trattarle in modo delicato, perché se no si rompono. Inoltre bisogna avere tanta pazienza con i piccoli e adattarsi alle capacità di ognuno al fine di far sviluppare i propri doni. Don Francesco diceva che con gli alunni bisogna insistere, ripetere e cominciare sempre da capo! Attualmente abbiamo delle scuole materne, elementari, nella città di Ascoli abbiamo la scuola media e anche la scuola superiore.
Che diffusione ha l’ordine delle Concezioniste?
In tutto il mondo siamo circa 130 di cui una novantina in Italia, soprattutto nella zona delle Marche. Abbiamo una missione in Brasile e una in Madagascar, dove c’è una comunità fiorente nella quale molte ragazze desiderano diventare suore. In Madagascar abbiamo aperto prima una scuola materna, poi una scuola elementare e quest’anno la scuola media. Prima eravamo maggiormente diffuse in Italia, poi con il calo delle vocazioni e la conseguente chiusura di diverse comunità ci siamo ricompattate attorno al nucleo della prima fondazione. Pur essendo il nostro fondatore il vescovo di Montalto, per tanti anni siamo state solo ad Ascoli. Solo nel 1914 abbiamo aperto una comunità a Cupra Marittima e poi a Sant’Egidio e a San Benedetto.