Particolarmente significativa è stata l’accoglienza, alla porta della chiesa, di un bimbo di soli 40 giorni, portato in braccio dalla madre, accompagnata dalla famiglia. Una tradizione che ci accompagna e che ci rimanda alla presentazione di Gesù al tempio”, spiega il parroco. “La festa di ieri – aggiunge – è stata anche l’occasione per ricordare i bambini, le famiglie, i giovani e i gruppi presenti. Dopo la messa abbiamo avuto la processione con gli scout e il pranzo comune durante il quale abbiamo ringraziato padre Mario Da Silva che ha lasciato l’incarico di parroco”. “Attualmente la situazione è tranquilla – conclude padre Romanelli, riferendosi agli scontri dei giorni passati – la gente è tornata alle sue attività normali. Le scuole hanno ripreso le lezioni, le strade trafficate e gli uffici aperti. Restano le difficoltà ma anche la speranza per andare avanti”. Nella Striscia di Gaza, su una popolazione di 2 milioni di abitanti, vivono circa 1.000 cristiani, di questi meno di 120 sono cattolici.