SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Il preside Maurilio Piergallini, intervistato dalla nostra testata, ci fa conoscere il Liceo Classico “Giacomo Leopardi”.
Quali sono i punti di forza della vostra offerta formativa?
Da quest’anno, oltre al Liceo Classico tradizionale, abbiamo il Liceo Classico Internazionale, grazie alla collaborazione con l’Università di Cambridge che ci ha riconosciuto come “scuola Cambridge”. I ragazzi si preparano per andare a lavorare nel mondo: oltre all’inglese (che viene potenziato per un’ora in più curricolare alla settimana) anche la biologia, le scienze e la matematica vengono insegnate in buona parte in lingua inglese. Questo concretamente significa che le spiegazioni, le verifiche e le interrogazioni si svolgono in lingua straniera. C’è poi un potenziamento per quanto riguarda la matematica, così come prevedono i programmi in Inghilterra. Pertanto, alla fine del quarto anno, come avviene effettivamente in Inghilterra (dove la scuola superiore ha una durata di 4 anni) gli alunni conseguono già il diploma che corrisponde a quello conferito dal sistema scolastico del Regno Unito. Con questo diploma e con quello che avranno l’anno successivo con l’Esame di Stato italiano si possono iscrivere in qualsiasi università in Europa o negli Stati Uniti. Un altro punto di forza che abbiamo è il Liceo Biologico con curvatura biomedica. Questo è un percorso che il Ministero dell’Istruzione Università e Ricerca ci ha riconosciuto dopo un lungo percorso. I ragazzi che scelgono questo indirizzo approfondiscono le scienze, in particolare quelle legate alla biologia e al settore medico-sanitario. Oltre all’orario curricolare con i docenti interni di scienze e biologia, si svolgono 50 ore in più rispetto all’orario canonico: 20 ore di scienze e biologia, 20 ore con dei medici iscritti all’Ordine della Provincia di Ascoli Piceno per approfondire gli aspetti medico-sanitari e 10 ore di laboratorio nelle strutture ospedaliere. Abbiamo aperto infine il Liceo Classico con indirizzo Informatico e Matematico, il quale, oltre a curare in maniera approfondita gli aspetti umanistici e letterari, come è normale che sia, offre agli alunni un approfondimento con un’ora in più di matematica e un’ora in più di informatica per tutti e cinque gli anni.
Che importanza ha nel mondo di oggi lo studio del Greco e del Latino?
Sicuramente l’aspetto umano è il primo obiettivo delle materie che appunto si chiamano umanistico-letterarie. I ragazzi si avvicinano molto al teatro greco e anche al teatro latino, dunque alle tragedie e alle commedie, e tramite questo approccio l’aspetto umano si affina sempre di più in loro. Come abbiamo potuto vedere stamattina a Messa, gli alunni hanno sempre un comportamento esemplare e sono ragazzi veramente corretti, educati e composti. Ciò avviene perché, a mio avviso, lo studio del Latino e del Greco li porta a riflettere sempre di più su come indirizzare la propria vita. È altrettanto importante lo sviluppo dell’aspetto logico, perché lo studio di queste materie affina la capacità di riflettere e di pensare. Pertanto è importante scegliere il Liceo Classico proprio per conseguire questi obiettivi, al di là degli obiettivi specifici delle singole discipline, che rendono l’uomo veramente capace di interfacciarsi con i vari aspetti del mondo e con situazioni più o meno piacevoli, nelle quali gli studenti imparano a risolversi, proprio grazia alla spiccata capacità di riflessione conseguita attraverso lo studio.
Pur nel rispetto della laicità della scuola, gli studenti sono invitati a riflettere sulla dimensione religiosa nel suo aspetto culturale? Penso solo a titolo d’esempio al fatto che uno dei dizionari in uso nei licei classici è il Rocci, che deve il suo nome al sacerdote grecista don Lorenzo Rocci…
È un aspetto che i docenti curano, non solo quelli di Religione Cattolica, ma anche quelli di Greco e Latino. D’altra parte abbiamo visto questo forte collegamento fra la dimensione religiosa e le materie che si studiano al Liceo Classico oggi a Messa, celebrata quasi interamente in latino e greco, lingue che la Chiesa ha abbondantemente adoperato tanto nella liturgia, quanto nella teologia. È inevitabile imbattersi in temi di natura religiosa studiando la letteratura greca o quella latina. Poi ovviamente c’è il percorso specifico dell’Insegnamento della Religione Cattolica, che i ragazzi studiano in maniera approfondita e nella quale sono molto coinvolti, grazie a dei professori bravissimi come il Professor Ventidio Sciocchetti e il Professor Matteo Calvaresi che riescono proprio a calamitare i ragazzi e a dare il meglio di loro stessi.
C’è in qualche modo una collaborazione fra scuola e realtà legate alla Chiesa?
Abbiamo un coro che canta soprattuto brani di carattere religioso e possiamo quindi dire che c’è questa sensibilità verso il mondo della Religione Cattolica, una religione che per sua natura porta a un’apertura verso tutti i mondi possibili, inclusi quello delle altre religioni e delle persone meno abbienti. I nostri ragazzi sono molto attivi in tal senso e, aiutati dai professori di Religione Cattolica, si rendono solidali attraverso delle collette per aiutare chi ha bisogno tramite le parrocchie oppure tramite la Caritas.
Droghe e bullismo sono temi purtroppo attuali. Come si muove il suo Liceo per contrastare queste piaghe?
Abbiamo nominato la Professoressa Manuela Buttafoco Referente di Istituto per quanto riguarda queste tematiche. La docente ha predisposto attività in ordine alla prevenzione del bullismo, dell’uso delle droghe e che incentivino il rispetto delle diversità. Debbo dire che ciò avviene con grande successo, visto che fino ad ora non abbiamo avuto neppure il sentore di problemi legati all’alcool alle droghe o alla mancanza di mancanza di rispetto verso i compagni e in particolare verso le ragazze.