BETLEMME – Ingresso solenne del Custode di Terra Santa, padre Francesco Patton, domenica scorsa nella Basilica della Natività, in occasione della prima domenica di Avvento, quest’ anno impreziosito dal frammento della Reliquia della sacra Culla giunta a Betlemme da Roma, dono di Papa Francesco. “La culla – ha ricordato il Custode – ci ricorda quello che dovrebbe essere il cuore di ogni cristiano: un luogo semplice, umile, capace di accogliere Gesù. Possiamo accendere luci, fare e ricevere regali, ma se la culla è vuota ci manca l’essenziale”. Dopo il tradizionale passaggio al monastero ortodosso di Mar Elias, lungo la strada per Betlemme e il saluto dei fedeli e del parroco di Beit Jala, sobborgo di Betlemme situato appena dopo i checkpoint israeliani, il corteo ha ripreso il percorso verso la Basilica della Natività, passando nei pressi della tomba di Rachele, varco che viene aperto solo per tre ingressi solenni: prima domenica d’Avvento, Natale ed Epifania. Giunti a Betlemme, la delegazione ha percorso la Via della Stella accompagnata dagli scout per arrivare al piazzale antistante la Basilica della Natività. Qui l’inizio delle celebrazioni religiose, nel rispetto dello Status Quo: l’ingresso solenne, preceduto dai saluti alle personalità civili e ai rappresentanti delle altre confessioni presenti davanti alla porta dell’Umiltà, i primi vespri presieduti dal Custode e l’Ufficio delle letture con il guardiano del convento francescano di Santa Caterina a Betlemme. “È una gioia, in occasione dell’inizio dell’Avvento, aver potuto riportare a Betlemme un frammento della Sacra Culla in cui fu deposto Gesù bambino dalla Vergine Maria” ha detto il Custode durante l’omelia. In questa occasione il Custode ha spiegato pubblicamente che è stato il Presidente dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas a richiedere a papa Francesco il dono della reliquia per il periodo di Natale ma, data la fragilità della stessa, il Santo Padre ha ritenuto di donarne un frammento. Quindi l’accensione della prima candela dell’Avvento con la fiamma proveniente dalle lanterne della cappella della mangiatoia. Qui per pochi istanti è stata appoggiata la reliquia, che in seguito è stata posta in una teca conservata all’interno della Chiesa di Santa Caterina.