“Ribadendo la propria autonomia da ogni partito, confermata dal pluralismo culturale, politico e sociale che contraddistingue le nostre associazioni – è scritto in apertura del Manifesto -, presentiamo questo manifesto di indirizzo rivolto a tutti i candidati, ritenendo di essere luoghi privilegiati di incontro e confronto sui temi che riguardano l’interesse collettivo e il bene comune”. Per questo motivo le associazioni firmatarie sentono “la responsabilità” di farsi “interpreti delle esigenze e delle istanze delle migliaia di cittadini che incontriamo quotidianamente nei nostri uffici, servizi e circoli. Con questo documento, che non è uno scritto programmatico e non ha pretese di completezza, vogliamo dare un contributo alla campagna elettorale, riproponendo gli alti valori e principi di cui le associazioni che rappresentiamo, da sempre, sono portatrici”.
I promotori del manifesto sono Acli provinciali di Bologna, Azione cattolica diocesana Bologna, Compagnia delle opere Bologna, Cif comunale di Bologna, Comunità di Sant’Egidio Bologna, Confcooperative Bologna, Mcl Bologna, Mlac Bologna, Ucid Emilia Romagna, presidente della Consulta delle associazioni familiari del Comune di Bologna, Centro G. P. Dore di Bologna.