Sempre nella giornata di sabato è morto nello Stato dell’Amazonas l’indigeno Humberto Peixoto, del popolo Tuiuca, 37 anni, attivo nella Caritas arcidiocesana di Manaus, vittima di una brutale aggressione lunedì 2 dicembre. Lascia la moglie e cinque figli. L’arcidiocesi di Manaus, in una nota, riferisce che Peixoto seguiva, nell’ambito della Caritas, le donne indigene dell’Alto Rio Negro (Amarn), faceva parte del Copime, il Coordinamento delle popolazioni indigene di Manaus e dintorni, e rappresentava le popolazioni indigene come consigliere supplente nel Consiglio Comunale di Manaus. La nota dell’arcidiocesi ricostruisce anche la dinamica del brutale attacco subito il 2 dicembre, quando l’operatore pastorale indigeno “è stato picchiato mentre tornava a casa sua verso le 15. Si è trattato di un atto di estrema violenza, in seguito a quale è stato ricoverato in ospedale in condizioni molto gravi con affondamento del cranio, frattura del femore e perforazione alla testa, che lo hanno portato prima alla morte cerebrale e, sabato mattina, al decesso.