“L’ideologia è sempre un monologo con una sola idea”. Lo ha detto il Papa, che presentando gli scritti del suo direttore spirituale, presso la Casa generalizia della Compagnia di Gesù, ha fatto notare che padre Miguel Angel Fiorito, al contrario, “aiutava il suo interlocutore a distinguere dentro di sé le voci del bene e del male dalla sua propria voce, e ciò apriva la mente perché apriva il cuore a Dio e agli altri”. “Col diavolo non si dialoga”, il monito a braccio: “Gesù non ha mai dialogato col diavolo”. “Si teneva fuori”, ha spiegato, cioè “ti rispecchiava quanto ti accadeva e poi ti dava libertà, senza esortare e senza dare giudizi. Ti rispettava. Credeva nella libertà. Fiorito era maestro del dialogo in primo luogo con l’ascolto. Tenersi fuori dal problema era il suo modo di dare spazio all’ascolto, affinché si potesse dire tutto ciò che si aveva dentro, senza interruzioni, senza domande… Ti lasciava parlare. Ti esibiva l’oggettività dell’espressione che tu stesso avevi usato, senza giudicarti. Coltivava il dialogo comunitario nella sua conversazione personale con ciascuno. Non era molto incline a intervenire in pubblico. Nelle riunioni comunitarie a cui partecipava si dedicava a prendere appunti, ascoltando in silenzio. Apriva orizzonti. Era di riferimento per tutti senza la minima ombra di parzialità. Sapeva mettere gli accenti”.
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