CUPRA MARITTIMA – La Giornata del Ringraziamento della Coldiretti di Ascoli e Fermo, più due battesimi. Chiesa di San Basso davvero gremita, domenica mattina, per una funzione carica di significato. Presieduta dal vescovo, Carlo Bresciani, la messa è stata concelebrata dai consiglieri ecclesiastici di Coldiretti, don Amedeo Matalucci e don Luciano Montelpare.
Commentando il Vangelo dei giorno, monsignor Bresciani ha evocato la figura di un contadino impegnato nel duro lavoro della terra. «Lui sa che può metterci pure il concime e lavorarla nel migliore dei modi, ma senz’acqua, la terra resterà arida e infruttuosa – ha detto il vescovo -. Come la terra così è la nostra vita, che necessita di un’acqua che ci dà la vita interiore. Ecco perché siamo qui in chiesa».
Bresciani ha poi evidenziato una delle doti dell’agricoltore: la costanza. Caratteristica che, a suo dire, dovrebbe avere ogni buon cristiano: «Anche la fede ha bisogno di costanza, così come tutte le nostre relazioni. Ma la costanza incontra anche fatiche».
Molto particolare il rito dell’Offertorio, nel corso del quale sono stati portati all’Altare prodotti tipici donati da varie sezioni locali della Coldiretti interprovinciale, come quelle di: Grottammare, S. Benedetto, Fermo, Montegiorgio, Offida, Castignano, Castorano, Ripatransone, Massignano, Cupra Marittima, Monteprandone, Acquaviva, Cossignano. Ad esempio: Grottammare, vista la sua eccellenza nel florovivaismo, ha portato alcune piante, Cupra e Massignano degli ortaggi, San Benedetto ancora ortaggi e frutti vari.
Terminata la funzione, ci si è spostato sulla piazza prospiciente la chiesa, dove il vescovo ha benedetto alcuni trattori, alla presenza del sindaco cuprense, Alessio Piersimoni e dei dirigenti dell’associazione di categoria: il presidente Armando Marconi ed il direttore Alessandro Visotti.
«Per noi è stato un piacere ospitare questa giornata – ha detto il sindaco – in un territorio comunale che ospita molte aziende agricole, alcune affidate alle nuove generazioni di agricoltori. Abbiamo diversi giovani che lavorano al meglio sfruttando le tecnologie più recenti e cogliendo le nuove opportunità, anche a livello di finanziamenti europei, che l’agricoltura sta dando».
Pur sottolineando il problema dei prezzi al mercato, con una scarsa remunerazione al “prodotto finito” degli agricoltori, il direttore Visotti dichiara che la categoria non ha particolari motivi per lamentarsi. «Ci auguriamo che la ripresa produttiva-economica, legata anche alla ricostruzione post-terremoto, possa essere sempre più rapida, in modo da dare un segno tangibile alle nuove generazioni di agricoltura. Fortunatamente sono tanti i giovani che si affacciano a questo mondo, anche grazie a particolari canali di finanziamento per giovani under 40 che la nostra associazione, per prima, ha saputo promuovere e valorizzare proprio tra i ragazzi». Così si è celebrata una ricorrenza (la Giornata del Ringraziamento) promossa da Coldiretti e Conferenza Episcopale Italiana per rendere grazie per il raccolto dei campi e chiedere la benedizione sui nuovi lavori.
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