“Offrire ai teologi, a coloro che si occupano della trasmissione della fede, una comprensione dell’uomo più complessa, più organica, più conforme alla nostra tradizione biblica, senza sovrapporre immediatamente concezioni che riteniamo magari più consolidate, ma che possono anche essere viste, alla lue della Parola di Dio, come una delle modalità di comprendere il mistero di Dio”.
Questo l’obiettivo del volume “Che cosa è l’uomo? Un itinerario di antropologia biblica”, pubblicato ieri dalla Libreria editrice vaticana (Lev). A spiegarlo, in un’intervista pubblicata su Vatican News e L’Osservatore Romano, è padre Piero Bovati, segretario della Pontificia Commissione Biblica, spiegando che “il Papa ha voluto che questa tematica venisse affrontata proprio partendo dalla Scrittura, che è il fondamento e l’anima di tutta la riflessione cristiana”. Tra i temi affrontati nei quattro capitoli, anche quelli del matrimonio, della sessualità, della guerra, della violenza e del rapporto tra genitori e figli, “che oggi appare molto problematico”. Non manca neanche la tanto dibattuta questione del “gender”: “Ci sono delle domande che gli uomini pongono oggi che non trovano un’immediata e precisa risposta nella Scrittura, perché le situazioni culturali del tempo antico non sono le nostre”, precisa a questo proposito il gesuita. “Noi formuliamo – aggiunge – anche in queste questioni alcuni principi, come per esempio l’importanza della differenza che è iscritta nella creazione stessa, come un elemento per comprendere il disegno di Dio anche nei confronti di ogni singola creatura”.